Giunta la tarda ora
Me ne andai a dormire
Ma stranamente mi addormentai subito
E nessun rumore avrebbe scalfito
Quel mio profondo sonno...
Cosi’ mi ritrovai inconsciamente, in un luogo
Che la mia mente catalogo’ come sacro
Ero in un vero e proprio cimitero...
Il tempo sembrava essersi fermato
Del resto anche le lancette del mio orologio
Avevano di colpo smesso di girare...
Dopo aver percorso il viale d’ entrata
Mi ritrovai d’ innanzi ad una porta ferrata archiforme
La attraversai ed i miei occhi videro
un’ immensa distesa di prati verdi...
Incuriosito mi avvicinai e vidi
Che intorno ad ogni tappetto verde vi era una tomba
Erano tantissime...
Ed io continuai a camminare
Ma ad un certo punto il mio corpo si fermo’ come di scatto...
Avevo freddo ed ero intimidito e sudato
perche’ dinnanzi a me
C’ era proprio la lapide dio mio padre
“E’ impossibile esclamai in cielo
Tutto cio’ non puo’ essere vero!!!”
La sua foto era a colori
All’ interno di un ellisse
C’ era l’ epigrafe del giorno mese anno di nascita
Ma vuota quella di morte...
Esplosi in un pianto sfrenato
E successivamente fui acciecato
Da un fortissimo bagliore di luce
A tutto cio’ si aggiunge una raffica di vento
Cosi’ potente che mi scaravento’ via...
Poi di colpo da quel sonno mi svegliai
Guardai di colpo l’ orologio e le lancette erano sulle sette in punto
E si muovevano
Il tempo aveva ripreso il suo corso...
Senza nemmeno pensarci corsi in camera dai miei genitori
E vidi che babbo era vivo e dormiva accanto alla mamma...
Tutto all’ improvviso intorno a me
Tutto era cosi bello
Tutto era grandioso in quell’ istante...
Questa mia felicita’
Mi porto’ in brevissimo tempo a dimenticare
Si a dimenticare quel bruttissimo sogno.
Solo oggi purtroppo
Mi rendo conto che quel sogno agghiacciante
Era in realta’ la tremenda profezia
Della morte di mio padre...
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