Viandanti smaniosi
in una ridda di ombre
schermiscono i raggi ansiosi
di suonare le trombe del meriggio.
Quando il calore
riluce fra le pietre
deflagra un clangore
a tediar la quiete
tra cuori solitari.
Amari e sordi
i ricordi di corse
senza traguardi
di un pugno di rose
di assurdi stendardi.
Piove,
tutto corre
scorrendo altrove,
si bagnan le parole
da bocche asciutte
intente a velare
vite già distrutte
per non saper amare.
E come tutto tace
e la quiete si ridesta
una gioia mi sovrasta
per la natura ancora in festa !
in una ridda di ombre
schermiscono i raggi ansiosi
di suonare le trombe del meriggio.
Quando il calore
riluce fra le pietre
deflagra un clangore
a tediar la quiete
tra cuori solitari.
Amari e sordi
i ricordi di corse
senza traguardi
di un pugno di rose
di assurdi stendardi.
Piove,
tutto corre
scorrendo altrove,
si bagnan le parole
da bocche asciutte
intente a velare
vite già distrutte
per non saper amare.
E come tutto tace
e la quiete si ridesta
una gioia mi sovrasta
per la natura ancora in festa !
Opera scritta il 01/03/2018 - 22:23
Letta n.902 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Molto bella, grande sesibilità
giovanni benvenuto vavassori 06/03/2018 - 17:38
--------------------------------------
Bella la tua ode...!
Grazia Giuliani 02/03/2018 - 20:08
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.