Sui tuoi passi.
Mi porto dentro il rumore di quella porta,
che si chiudeva:
così piccola e così immane.
Il cigolio così immenso,
presagiva ricordi
pesanti come macigni,
taglienti come la nostalgia
di un treno in fuga.
Mi porto dentro il rumore di quella porta,
che si chiudeva:
così piccola e così immane.
Il cigolio così immenso,
presagiva ricordi
pesanti come macigni,
taglienti come la nostalgia
di un treno in fuga.
Ma io ritorno.
Apro quella stessa porta, sorpreso
da quel rumore suo e sempre uguale,
tagliente allo stesso modo,
ancora pesante come un macigno
e che mi riporta a quel ricordo.
Opera scritta il 13/06/2018 - 16:46
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