Lasciai quella corda
a cui con vile forza,
per troppo tempo,
rimasi aggrappato...
atterrai senza timore
sul manto erboso,
potendo correre!
a cui con vile forza,
per troppo tempo,
rimasi aggrappato...
atterrai senza timore
sul manto erboso,
potendo correre!
Ma qual atterraggio?
Fu un semplice balzo...
così piccolo non ero,
come il frinir del grillo
voleva mettermi a credere!
Se la formica,
con solerzia
e in ogni tempo,
vincesse la continua sfida
con l’insolente inerzia...
quale iattura
volle che per lustri
io non potessi
alzar la testa?
Sempre attento
a veicolar pensieri!
Esisto
e del cosmo
mi delizio...
perciò sorrido!
Opera scritta il 13/08/2018 - 00:21
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