Anchiano! Chi l'ha mai sentito il nome di questo paese? Ma
se tu aggiungi, Comune di Vinci, subito ti richiama alla
mente un grande personaggio protagonista della storia non
solo nostra ma del mondo intero.
E' in questo piccolo paese che Leonardo nasce nel 1452
figlio naturale del notaio Ser Piero da Vinci e di una
contadina. Nasce in salute e cresce i suoi primi cinque
anni in campagna, allevato con amore e rispetto da questa
madre che si sente quasi onorata di essere stata scelta
da un signore per fargli crescere un figlio.
Il padre lo riconosce come proprio, lo mantiene e lo va
a trovare di quando in quando. E' soddisfatto che cresca
senza problemi, sveglio, curioso sempre disposto a
soddisfare ogni sua esigenza, sia lui che la madre.
Il piccolo Leonardo è da sempre attratto dal comportamento
degli animali, come sono fatti, la differenza tra un cavallo e una pecora, i loro muscoli, la struttura elegante
e scattante del primo, la mitezza dell'altro-
Un giorno, nel cortile di casa, seduto su un sasso, con
un'assicella sposta i sassolini, liscia la terra ancora
umida per la pioggia e, con un bastoncino, traccia delle
linee, una di qua una di la una sopra una sotto e si
ritrova a guardare il disegno di un cavallo, piccolo
ma tanto proporzionato che perfino il padre, appena giunto
in visita, rimane interdetto, sconcertato. Capisce che
quello che ha fatto Leonardo è qualche cosa di straordinario, lui non ha grande attitudine al disegno,
forse la madre ha delle doti nascoste che non ha mai
potuto coltivare.
Leonardo ha solo quattro anni, ma da quel giorno il padre
gli fornisce penne e carta perché possa coltivare e
sviluppare questa sua capacità.
All'età di cinque anni va a vivere nella casa del nonno
paterno con il padre e la di lui moglie, sua matrigna.
Adattarsi al meglio non è difficile, la matrigna lo
accetta con affetto ed è molto interessata alla sua capacità di esprimersi con il disegno ed alla curiosità che
manifesta per ogni marchingegno che trova in casa, che
smonta e rimonta per capirne il meccanismo.
Un giorno, all'età di circa nove anni, Leonardo chiede di
poter andare a trovare Alberta, la contadina che l'ha
allevato con tanto affetto reciproco. Chiama madre la
moglie del padre, ma c'è qualche cosa che non riesce a
capire bene, ha sentito qualche discorso in casa a proposito della sua nascita, ma ancora non riesce a
collegare in modo chiaro le cose.
Avuto il permesso, in compagnia di un servo di casa, con
un piccolo carro si avviano verso Anchiano. Strada facendo
parla con il suo accompagnatore, ingenuo e bonaccione, e
gli chiede se conosce Alberta. Il ragazzo ha un sorriso
di compiacimento e risponde:-certo che la conosco è mia
cugina, è lei che mi ha trovato il lavoro in casa vostra,
per starti vicino e darle tue notizie, dopo tutto è la tua
vera madre!-
Per Leonardo è quasi tutto chiaro e non commenta, ma quando incontra Alberta l'abbraccia forte, la guarda bene in viso e vede in lei i suoi tratti.
La sua vita non cambia per tutto questo, all'età di
diciassette anni diventa apprendista nella bottega del
Verrocchio e da li in poi è storia......
Lorenzo il Magnifico è Signore di Firenze.
se tu aggiungi, Comune di Vinci, subito ti richiama alla
mente un grande personaggio protagonista della storia non
solo nostra ma del mondo intero.
E' in questo piccolo paese che Leonardo nasce nel 1452
figlio naturale del notaio Ser Piero da Vinci e di una
contadina. Nasce in salute e cresce i suoi primi cinque
anni in campagna, allevato con amore e rispetto da questa
madre che si sente quasi onorata di essere stata scelta
da un signore per fargli crescere un figlio.
Il padre lo riconosce come proprio, lo mantiene e lo va
a trovare di quando in quando. E' soddisfatto che cresca
senza problemi, sveglio, curioso sempre disposto a
soddisfare ogni sua esigenza, sia lui che la madre.
Il piccolo Leonardo è da sempre attratto dal comportamento
degli animali, come sono fatti, la differenza tra un cavallo e una pecora, i loro muscoli, la struttura elegante
e scattante del primo, la mitezza dell'altro-
Un giorno, nel cortile di casa, seduto su un sasso, con
un'assicella sposta i sassolini, liscia la terra ancora
umida per la pioggia e, con un bastoncino, traccia delle
linee, una di qua una di la una sopra una sotto e si
ritrova a guardare il disegno di un cavallo, piccolo
ma tanto proporzionato che perfino il padre, appena giunto
in visita, rimane interdetto, sconcertato. Capisce che
quello che ha fatto Leonardo è qualche cosa di straordinario, lui non ha grande attitudine al disegno,
forse la madre ha delle doti nascoste che non ha mai
potuto coltivare.
Leonardo ha solo quattro anni, ma da quel giorno il padre
gli fornisce penne e carta perché possa coltivare e
sviluppare questa sua capacità.
All'età di cinque anni va a vivere nella casa del nonno
paterno con il padre e la di lui moglie, sua matrigna.
Adattarsi al meglio non è difficile, la matrigna lo
accetta con affetto ed è molto interessata alla sua capacità di esprimersi con il disegno ed alla curiosità che
manifesta per ogni marchingegno che trova in casa, che
smonta e rimonta per capirne il meccanismo.
Un giorno, all'età di circa nove anni, Leonardo chiede di
poter andare a trovare Alberta, la contadina che l'ha
allevato con tanto affetto reciproco. Chiama madre la
moglie del padre, ma c'è qualche cosa che non riesce a
capire bene, ha sentito qualche discorso in casa a proposito della sua nascita, ma ancora non riesce a
collegare in modo chiaro le cose.
Avuto il permesso, in compagnia di un servo di casa, con
un piccolo carro si avviano verso Anchiano. Strada facendo
parla con il suo accompagnatore, ingenuo e bonaccione, e
gli chiede se conosce Alberta. Il ragazzo ha un sorriso
di compiacimento e risponde:-certo che la conosco è mia
cugina, è lei che mi ha trovato il lavoro in casa vostra,
per starti vicino e darle tue notizie, dopo tutto è la tua
vera madre!-
Per Leonardo è quasi tutto chiaro e non commenta, ma quando incontra Alberta l'abbraccia forte, la guarda bene in viso e vede in lei i suoi tratti.
La sua vita non cambia per tutto questo, all'età di
diciassette anni diventa apprendista nella bottega del
Verrocchio e da li in poi è storia......
Lorenzo il Magnifico è Signore di Firenze.
Opera scritta il 13/02/2014 - 17:43
Da Lucia Ghitti
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