Quell'immagine mi sta sempre innante
Tu che stavi sospesa
Fra un petalo di ricordo che sopravviveva
ed un tumulto
che si spegneva senza fragore
Tu che stavi sospesa
Fra un petalo di ricordo che sopravviveva
ed un tumulto
che si spegneva senza fragore
Senza lamenti
Con il tempo assopito
La gravità che diventava
palpabile
Uno sguardo pesava quanto un macigno
E' ora un amore che si sgretola
Che lascia uno spazio in cui più
non si riconosce
E' ora un palpito che si disperde
verso il confine
E' l'orizzonte del nostro amore
Dove si sono fermati i nostri eventi
Annichiliti da chissà cosa
Che pesano ancora
(Dio solo sa quanto!)
Che dilaniano ancora
Che mi fanno scrivere ancora
E' uno scorrere che si è bloccato
Che osservo all'indietro
La prigione mia più bella
Ch'io desidero toccare
con questa penna
Opera scritta il 05/02/2020 - 14:21
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