Ragazzi giocavano a palla fra gli ombrelloni
nella più calda delle quattro stagioni;
lunghe partite disputavano a bocce,
così da grondare di sudore gocce;
inventavano storie, si sfidavano a carte
e dell'enigmistica si davano all'arte;
pizza in spiaggia mangiavano insieme
e della loro amicizia cresceva il seme;
alla sera passeggiavano fino alla gelateria
e si gustavano coni in serenità e allegria.
Finita l'estate tornavano sui banchi
della scuola da dove rincasavano stanchi,
ma con altri compagni di vita crescevano
e sempre azzurro il loro cielo vedevano.
Per loro molto tempo è da allora passato,
per gli ora giovani uomini tutto è cambiato,
ma quei bei tempi trascorsi e spensierati
saranno per sempre ancor da loro sognati.
nella più calda delle quattro stagioni;
lunghe partite disputavano a bocce,
così da grondare di sudore gocce;
inventavano storie, si sfidavano a carte
e dell'enigmistica si davano all'arte;
pizza in spiaggia mangiavano insieme
e della loro amicizia cresceva il seme;
alla sera passeggiavano fino alla gelateria
e si gustavano coni in serenità e allegria.
Finita l'estate tornavano sui banchi
della scuola da dove rincasavano stanchi,
ma con altri compagni di vita crescevano
e sempre azzurro il loro cielo vedevano.
Per loro molto tempo è da allora passato,
per gli ora giovani uomini tutto è cambiato,
ma quei bei tempi trascorsi e spensierati
saranno per sempre ancor da loro sognati.
Opera scritta il 15/12/2020 - 15:18
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Commenti
Un bella poesia- racconto che da serenità a chi la legge. Bella anche la chiusa. Anch'io ho passato dei bei tempi che saranno sempre da me sognati.
La chiusa la trovo come una perla di saggezza. 5*
Cari saluti da Alberto
La chiusa la trovo come una perla di saggezza. 5*
Cari saluti da Alberto
Alberto Berrone 15/12/2020 - 17:11
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