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CASTELLO

Questo weekend, in Friuli hanno aperto le visite ai castelli.
Dopo aver pagato il biglietto d' entrata, sono entrata con un gruppetto all' interno.
La guida non la trovavamo e tutti un pò in confusione, vagavamo in pelle e non ossa, come quasi fantasmi, finché una piccola voce proveniva dalle scale superiori. .la guida.
Con una corsa dei ritardatari, arriviamo nel grande salotto e ci apriamo come un paracadute alle parole della signora.
Racconta della storia degli stemmi il più. Sono appena arrivata e ho già perso due stanze! Ma non c'è due senza tre.
Seguo la storia della cucina.
La vedo abbastanza moderna, con tante pentole di rame.
C'e di particolare un buco, in un muro dove una volta quando c'era poco cibo, si pescava il pesce.
C'e anche un piatto dove cadeva il grasso e ci si poteva leccare i baffi, diventando adorabili gattini.
Tantissimi quadri e poltrone, ci hanno portati ad una libreria e in un cunicolo, dove rullo di tamburi, c'era una vera prigione.
Una teca che si apriva e facevi un bel volo.
Chissà quante persone sono state rinchiuse, mi vengono i brividi, immaginando le loro urla.
Le camere non le abbiamo viste perché il castello è abitato, ma nel giardino al calar del sole, abbiamo sentito la vera storia del castello .. il fantasma.
Di solito ci sono i vampiri, siamo anche vicino Halloween..
Ritornando al racconto.
Ginevra, una bellissima ragazza, era stata promessa in sposa a Federico.
Però ad un ballo si era innamorata di un certo Odorico.
Nonostante l' accordo preso, il padre la lascio' sposarsi con Odorico.
Federico per rabbia, era entrato nel castello e aveva cacciato il rivale.
Prese la principessa e lei si trasformò in una statua.
Federico però aiutato dagli altri lo uccise e si riprese il castello, cercando la sua amata.
Trovò la statua e si mise a piangere per la somiglianza.
Le lacrime sciolsero la statua e così Ginevra lo abbraccio'.
I giovani, però, non erano destinati a vivere felici per sempre.
Poco dopo, infatti, Odorico partì per la guerra e non fece più ritorno.
Ginevra non smise mai di aspettarlo, e secondo la leggenda, nelle notti di luna piena, ancora oggi si possono sentire i suoi lamenti.
Beh non c'è la luna piena, fa freddo ed è quasi notte e all' ingresso delle statue mi fissano.
Una grande storia d' amore, un fantasma che vaga, è ora di salutare la guida e andare a casa.
Da lontano guardo le finestre del castello e immagino Ginevra che balla con il suo promesso sposo, di nuovo felice tra le sue braccia.



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Opera scritta il 04/10/2021 - 19:46
Da Mary L
Letta n.463 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Grazie Giuseppe si lasciamo stare i castelli e i suoi fantasmi brr non vorrei mai dar fastidio la storia è vera, come tutte le leggende

Mary L 11/03/2024 - 21:37

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PS. magari un dongione scozzese non è paragonabile a un castello. Tuttavia, all'autrice le consiglio di leggere 'Harry Macdonald' un racconto collocato a pagina 12 della mia lista di pubblicazioni.
Segnalo poi che alcune ore fa, la Redazione mi ha convalidato un aforisma.

Giuseppe Scilipoti 11/03/2024 - 20:01

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Complimenti a Mary, sa scrivere davvero bene, rappresentando e riportando altrettanto bene una riuscita gita fuori porta, anzi fuori portone.
Bene, nell'attesa che si abbassi il ponte levatoio, le mie cinque stelline non vedono l'ora di entrare. Oltre a ciò, a Mary offro cinque birre Castello che peraltro vengono prodotte in Friuli.

(segue) :

Giuseppe Scilipoti 11/03/2024 - 20:01

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Per quanto riguarda l'humour che di norma è presente nei racconti di produzione maryana, stavolta è ridotta al minimo. Ci sta, dai, altrimenti avrebbe rischiato di inficiare la componente rosa.
Soffermandomi sul finale, non si può certo parlare di un lieto fine, sennò la leggenda non esisterebbe, tuttavia, secondo la fantasia dell'autrice, i due innamorati vissero felici e contenti. E mi accodo anch'io, immaginando la stessa cosa.
(segue)

Giuseppe Scilipoti 11/03/2024 - 20:00

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Se per Mary, la visita al castello ne è valsa il prezzo del biglietto, lo stesso vale per me con la sola differenza che il "biglietto" è gratis.
Trovo che 'Castello' sia un bel racconto, in certi frangenti è carico di "fantasmagorica" suspance, per di più dispone di un lato romantico al punto di sentirmi trasportato indietro nel tempo e di fare il tifo per Odorico e Ginevra nonché di assaporare un'atmosfera medievale.
(segue)

Giuseppe Scilipoti 11/03/2024 - 19:59

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Alla Mary nel castello... piace fare solo quello.
Intendo dire, avventurarsi in un castello friulano e assaporare il mistero, la leggenda e le varie nozioni sia di carattere storico che non, legate a questo luogo. Quasi quasi la invidio... -)
Essendo un amante dei castelli, questa pubblicazione l'ho letta per ben tre volte per quanto mi è piaciuta.
(segue)

Giuseppe Scilipoti 11/03/2024 - 19:57

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E' una bella storia d'amore, di un romanticismo medievale! Carissima Mary mi hai intrattenuto molto piacevolmente come sempre.

Paolo Ciraolo 05/10/2021 - 15:01

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