Tra i portici in salita
io andavo in discesa
sui ciottoli il fragore
dei miei passi più lievi.
Danzavano i piedi scalzi
pensandoti al lampione
con la camicia
dai bottoni ardenti.
La luna tra le logge
ti guardava con me
come fosse alla finestra.
Vidi i tuoi occhi
luccicare tra lo sbuffo
di una paglia.
Ti raggiunsi dentro
il sibilo di una stella.
io andavo in discesa
sui ciottoli il fragore
dei miei passi più lievi.
Danzavano i piedi scalzi
pensandoti al lampione
con la camicia
dai bottoni ardenti.
La luna tra le logge
ti guardava con me
come fosse alla finestra.
Vidi i tuoi occhi
luccicare tra lo sbuffo
di una paglia.
Ti raggiunsi dentro
il sibilo di una stella.

Da Anna Cenni
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Commenti
Grazie infinite Michele!! 



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suggestiva e bellissima lirica


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Salvatore un grazie infinito tra un gradino e l'altro!!





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Complimenti Anna:
Molto bella la tua poesia-

Molto bella la tua poesia-




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Verrà un vento e asciugherà le vesti bagnate, mentre applausi da un teatro, saranno tutti per te!
Grazie Mirko dal profondo!!!

Grazie Mirko dal profondo!!!




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Mi riviene l'aria tra i capelli
e l'irrequietezza dei vent'anni
dalla fotografia nella vetrina.
Guardando il vento tra i panni
nella piazza coi sampietrini e
le panchine a quest'ora sgombre,
un abito a fiori sui fili steso.
La mente va, e i fiori son ombre.
e l'irrequietezza dei vent'anni
dalla fotografia nella vetrina.
Guardando il vento tra i panni
nella piazza coi sampietrini e
le panchine a quest'ora sgombre,
un abito a fiori sui fili steso.
La mente va, e i fiori son ombre.


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Qui ancora tanti ciottoli ma non più carri, grazie infinite zioFrank!





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Sanpietrini
Ricordi del passato oramai dimenticato,
Il rumore delle ruote dei carri che rientravano la sera dai campi.
gli zoccoli gli armanti.
Poi dopo la pioggia odore di pulizia,
gli scarponi con sotto i chiodi sembrava una musica da concerto.
D’estate caldi roventi d’inverno ghiacciati ,scivolosi.
Ma tutto passava sopra,
questo era la strada di una volta
Zio Frenk

Ricordi del passato oramai dimenticato,
Il rumore delle ruote dei carri che rientravano la sera dai campi.
gli zoccoli gli armanti.
Poi dopo la pioggia odore di pulizia,
gli scarponi con sotto i chiodi sembrava una musica da concerto.
D’estate caldi roventi d’inverno ghiacciati ,scivolosi.
Ma tutto passava sopra,
questo era la strada di una volta
Zio Frenk





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Grazie di cuore Angela! 



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Bella!!!






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Grazie mille Mary!!






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Bella e tenera





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Ogni tanto Carissima Marina fa bene un po' di.."svaghezza"!! Buona domenica e un abbraccio!!






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Leggerti fa allegria e intenerisce il mio cuore... E' dolce e "svagata", mia cara poetessa scapigliata, sei davvero super.
Un abbraccio domenicale, complimenti Anna

Un abbraccio domenicale, complimenti Anna







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Grazie infinite zioFrank, un pochino esagerato, ma fa allegria al cuore!!






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Questa poesia e da primo premio.









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