Di 14, 13 e 10 anni
Il dolore dell’anima, semplicemente, in una sera di giugno gli cadde in fondo al cuore. Senza fare rumore, con delicatezza.
Si fece strada in lui un sentimento a cui non sapeva dare un nome, ma riusciva a riconoscerne il tocco… la stessa fredda mano che aveva già accarezzato le sue emozioni in gioventù, quando gli venne a mancare il padre.
Un vero e proprio malessere, un dolore interiore. E scelse di arrendersi al suo invito consentendo alla tristezza di assumere il controllo.
Riusciva a sentire solo la compagnia di questo dolore, il suo silenzio.
Lo viveva con dignità, e lo custodiva come qualcosa da non poter dividere con altri.
Si fece strada in lui un sentimento a cui non sapeva dare un nome, ma riusciva a riconoscerne il tocco… la stessa fredda mano che aveva già accarezzato le sue emozioni in gioventù, quando gli venne a mancare il padre.
Un vero e proprio malessere, un dolore interiore. E scelse di arrendersi al suo invito consentendo alla tristezza di assumere il controllo.
Riusciva a sentire solo la compagnia di questo dolore, il suo silenzio.
Lo viveva con dignità, e lo custodiva come qualcosa da non poter dividere con altri.
Poi ci fu la domanda “Papà, perché sei così triste?”
Potrete continuare ad appoggiare gli occhi
su di me se saranno troppo stanchi per dormire,
vi basterà chiamarmi se la notte farà un po’
paura e non sarò lì accanto per poterla addolcire.
Se lo sconforto peserà sul cuore
come un sassolino tirato nel laghetto,
stringetevi l’un con l’altro
e sentirete la mia mano sul vostro petto.
E quando l’anima misurerà la distanza con
andatura troppo spedita per i vostri piccoli passi,
vi farà sorridere il pensiero di me mentre mi soffermerò
a guardare la mia mano che avvicinerà al cuore tre sassi.
Opera scritta il 29/01/2023 - 16:48
Letta n.378 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Tristemente bella.
Zio Frank Storie del gufo 30/01/2023 - 11:18
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Davvero toccante e struggente racconto
Mary L 29/01/2023 - 19:21
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Il dolore è quello d'un lutto, l'hai espresso così bene che mi fa male la cicatrice... sai che lo conosco anch'io... e i tre numeri, numeri non sono e sempre sempre avranno bisogno del padre, e lui di loro... in un nuovo futuro da costruire insieme
Marina Assanti 29/01/2023 - 19:15
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È veramente struggente questa scrittura !!
Poi dal silenzio una voce, che parla a loro come fossero le persone più amabili e magiche e credendo di esserlo, loro lo diverranno!! Ci sono ferite che invece di aprire la pelle aprono gli occhi..e sono ferite preziose.
Poi dal silenzio una voce, che parla a loro come fossero le persone più amabili e magiche e credendo di esserlo, loro lo diverranno!! Ci sono ferite che invece di aprire la pelle aprono gli occhi..e sono ferite preziose.
Anna Cenni 29/01/2023 - 18:18
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Mirko è veramente toccante!... il racconto parla da solo non è necessario aggiungere altro.
Maria Luisa Bandiera 29/01/2023 - 16:56
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