Gianni vaga per la città continuando a ripetersi nella testa: “che fine hanno fatto i bambini?”; il ricordo del suo nipotino morto a cinque anni lo tormenta, così si consola incontrando bimbi vivi e felici. Ma ultimamente ne vede sempre meno. Nei parchi solo cani e i tristi padroni, in chiesa e in oratorio neanche per sbaglio, nei cortili non ne parliamo.
Solo se ne vedono fugaci andare a scuola uscendo dalle automobili.
Ecco Antonio, amico di sempre che alla tormentata domanda non dice nulla, accompagna Gianni dinanzi una finestra dove vede dei bambini fissare il televisore; “eccoli... i bimbi”.
Solo se ne vedono fugaci andare a scuola uscendo dalle automobili.
Ecco Antonio, amico di sempre che alla tormentata domanda non dice nulla, accompagna Gianni dinanzi una finestra dove vede dei bambini fissare il televisore; “eccoli... i bimbi”.
Opera scritta il 18/12/2023 - 13:59Letta n.400 volte.
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Commenti
Ho letto con piacere.
Francesco Rossi
21/12/2023 - 14:17 --------------------------------------
Purtroppo nella realtà di oggi. 

Maria Luisa Bandiera
18/12/2023 - 17:02 --------------------------------------
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