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Temo non temo

Io non temo
il giudizio degli uomini
che s’innamorano delle loro abitudini
inventando innocui pericoli
si fanno buffi, si fanno ridicoli.


Io non temo
il tempo che passa
la beltà che non è più la stessa
la neve che scende sui colli
il bianco che tinge i capelli.


Io non temo
gli inesorabili passi
tra i filari degli alti cipressi
che conducono verso l’eterno
sulla strada senza ritorno.


Io temo
il giudizio soltanto
di Colui che non ho amato tanto
le cui spine non ho sopportato
ed a volte l’ho pure imprecato.




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Opera scritta il 26/01/2025 - 14:50
Da Francesco Scolaro
Letta n.132 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Bellissima

Sara Ciuffreda 28/01/2025 - 11:17

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Bisogna affidarsi a Dio e non temere il Suo giudizio, ma temere il male quello si. Buonagiornata e buon tutto Francesco!

Paolo Ciraolo 27/01/2025 - 11:05

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FRANCESCO...Siamo dei temerari perchè apprezziamo la vita. Io temo il dolore fisico della fine di questo viaggio, non sono forte come Colui che è morto per noi. Poesia molto sentita, ciao buona settimana.

mirella narducci 27/01/2025 - 10:22

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*****

Angela Randisi 26/01/2025 - 19:39

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Semplicemente stupenda

Angela Randisi 26/01/2025 - 19:39

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Un'anafora sui passi della vita.

Maria Luisa Bandiera 26/01/2025 - 17:22

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Piaciuta molto bravo

Barbara Lai 26/01/2025 - 15:35

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