Proprio lā dove si frastaglia londa
voglio pascer neghittoso le membra
occhieggiare di sbieco la fronda
del palmizio che immobile sembra.
voglio pascer neghittoso le membra
occhieggiare di sbieco la fronda
del palmizio che immobile sembra.
Un bel tiro ed in buca di sponda
va la palla, la numero otto,
quella nera, che sembra una fionda,
con un colpo ad effetto da sotto.
Assetato mi crogiolo al sole
negligente svogliato indolente;
una donna da sogno mi vuole?
Me ne sbatto un po colpevolmente.
Batte la lingua dove il dente duole
e tuttaltro consente il presente.
Mi consolo col dir, come si suole,
che sognare non costa poi niente.

Da Andrea Guidi
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Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Molto bella, apprezzata. 



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Ottima chiusa per una interessante poesia. 



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