Ti omaggio
della mia nostalgia
del profumo di passato
di settembre e petricore,
scambiamoci una fotografia
e non so sorridere,
resto spontaneo.
Correre asciugando lacrime
non serve più,
quelle follie sono storie di mare,
danzando sei dentro al cuore.
Sei ancora tu
e forse non più io,
qualcosa la scrivo
la voglia non mi abbandona,
ma non capisco
se quando sbaglio io
tu lo fai apposta.
Dovrei crederti,
questo tempo è velluto,
una vecchia abitudine
che per noi
non scomoderei.
Ed io distratto
per sentirmi appena vivo
mi berrò la buonanotte,
a piccoli sorsi
nei miei soliti vicoli,
su versi mai scritti
senza fartelo pesare.
della mia nostalgia
del profumo di passato
di settembre e petricore,
scambiamoci una fotografia
e non so sorridere,
resto spontaneo.
Correre asciugando lacrime
non serve più,
quelle follie sono storie di mare,
danzando sei dentro al cuore.
Sei ancora tu
e forse non più io,
qualcosa la scrivo
la voglia non mi abbandona,
ma non capisco
se quando sbaglio io
tu lo fai apposta.
Dovrei crederti,
questo tempo è velluto,
una vecchia abitudine
che per noi
non scomoderei.
Ed io distratto
per sentirmi appena vivo
mi berrò la buonanotte,
a piccoli sorsi
nei miei soliti vicoli,
su versi mai scritti
senza fartelo pesare.
Poesia scritta il 12/09/2024 - 12:27
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