Oltre i confini dell’ovvio
ho ricondotto i pensieri
dentro uno stabbio affollato
avvinto da spore di affanni.
ho ricondotto i pensieri
dentro uno stabbio affollato
avvinto da spore di affanni.
Sento patire la mente
mentre ascolto miraggi di voci:
empietà imbastite di prece
col temporale che sale.
I neri nembi son come le stole
al posto di bianche lenzuola
ma col forte rumore dei tuoni
mi è difficile intendere il senso…
Poesia scritta il 29/04/2025 - 17:43Letta n.265 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Particolare Piaciuta 

Angela Randisi
01/05/2025 - 12:02 --------------------------------------
Bella, elegante, e mi è piaciuto molto dove dici: col temporale che sale. Una metafora bellissima. Un abbraccio 

santa scardino
30/04/2025 - 15:30 --------------------------------------
Bella ma anche molto ricercata. 

Maria Luisa Bandiera
30/04/2025 - 07:40 --------------------------------------
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