Bellezza e desiderio
La bellezza genera sempre ammirazione, o desiderio. A volte, entrambe le cose.
Definire la bellezza è difficile, anche perché il giudizio, tranne casi eclatanti, è molto soggettivo.
Un amico, per esempio, mi ha confessato che per lui l'Infinito di Leopardi è una barba e la poesia Soldati di Ungaretti non è poesia. Certo, lui è un fesso, questo è scontato, tuttavia non è il solo su questa terra. Va da sé che io a uomini così non la farei nemmeno vedere, fossi una donna...fate voi.
La bellezza che genera ammirazione è quella più naturale. Con l'ammirazione c'è sempre l'apprezzamento, e questo tipo di bellezza è quella di certi paesaggi, o quella che deriva da opere d'arte quali la pittura o la scultura. Come in una sorta di fotosintesi, spesso a questi sentimenti di ammirazione si associa un desiderio. Per esempio un bel mare, con spiagge bianche e palme che ombreggiano il litorale, fa nascere il desiderio di essere lì a goderne fisicamente, e non soltanto tramite le immagini, come per un bel quadro.
La stessa cosa vale per le montagne innevate, o per le foreste amazzoniche, per il deserto o i vulcani, gli atolli, i laghi e i fiumi.
La bellezza umana invece genera spesso più il desiderio che l'ammirazione. Una bella ragazza fa nascere la voglia di conoscerla più a fondo, magari in senso biblico, e la stessa cosa può valere per un uomo affascinante che ammalia una donna.
La bellezza dei capelli genera il desiderio di metterci le mani dentro, quella degli occhi di annegarvici, e la bocca da baci induce la voglia di assaggiarne il sapore. Invece la bellezza del corpo fa a tutti lo stesso effetto: si vorrebbe far dei due corpi una perfetta simbiosi fondendo e intrecciando in amplessi voluttuosi le carni sode e frementi, calde e febbrili quanto basta a generare la più piacevole delle forme d'arte: l'estasi.
La Bellezza può anche generare Invidia, e questo sentimento a sua volta produce la più brutta fra le Bruttezze. E, diciamo la verità: se la bellezza produce sempre ammirazione e desiderio, la bruttezza, o bruttura, fa nascere sdegno e repulsione. Quindi, va da sé: abbasso l'Invidia.
Definire la bellezza è difficile, anche perché il giudizio, tranne casi eclatanti, è molto soggettivo.
Un amico, per esempio, mi ha confessato che per lui l'Infinito di Leopardi è una barba e la poesia Soldati di Ungaretti non è poesia. Certo, lui è un fesso, questo è scontato, tuttavia non è il solo su questa terra. Va da sé che io a uomini così non la farei nemmeno vedere, fossi una donna...fate voi.
La bellezza che genera ammirazione è quella più naturale. Con l'ammirazione c'è sempre l'apprezzamento, e questo tipo di bellezza è quella di certi paesaggi, o quella che deriva da opere d'arte quali la pittura o la scultura. Come in una sorta di fotosintesi, spesso a questi sentimenti di ammirazione si associa un desiderio. Per esempio un bel mare, con spiagge bianche e palme che ombreggiano il litorale, fa nascere il desiderio di essere lì a goderne fisicamente, e non soltanto tramite le immagini, come per un bel quadro.
La stessa cosa vale per le montagne innevate, o per le foreste amazzoniche, per il deserto o i vulcani, gli atolli, i laghi e i fiumi.
La bellezza umana invece genera spesso più il desiderio che l'ammirazione. Una bella ragazza fa nascere la voglia di conoscerla più a fondo, magari in senso biblico, e la stessa cosa può valere per un uomo affascinante che ammalia una donna.
La bellezza dei capelli genera il desiderio di metterci le mani dentro, quella degli occhi di annegarvici, e la bocca da baci induce la voglia di assaggiarne il sapore. Invece la bellezza del corpo fa a tutti lo stesso effetto: si vorrebbe far dei due corpi una perfetta simbiosi fondendo e intrecciando in amplessi voluttuosi le carni sode e frementi, calde e febbrili quanto basta a generare la più piacevole delle forme d'arte: l'estasi.
La Bellezza può anche generare Invidia, e questo sentimento a sua volta produce la più brutta fra le Bruttezze. E, diciamo la verità: se la bellezza produce sempre ammirazione e desiderio, la bruttezza, o bruttura, fa nascere sdegno e repulsione. Quindi, va da sé: abbasso l'Invidia.
Racconto scritto il 28/08/2024 - 17:44
Da Mino Colosio
Letta n.204 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Va da sé che leggo sempre con piacere i tuoi scritti.
Ciao Giacomo.
Ciao Giacomo.
Loris Marcato 30/08/2024 - 09:11
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Son sempre interessanti ed incantevoli i tuoi racconti.
Anna Cenni 29/08/2024 - 11:18
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Una interessante esposizione di concetti.
Complimenti anche da parte mia.
Complimenti anche da parte mia.
Maria Luisa Bandiera 29/08/2024 - 07:09
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Una esposizione, direi, metodica sul concetto di bellezza e desiderio, che aiuta a dare la giusta definizione alla sollecitazione dei nostri sensi...Molto apprezzato, ciao
Francesco Scolaro 28/08/2024 - 19:28
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Quasi un saggio, sempre con tutta la fluidità della tua penna.
Complimenti Mino
Complimenti Mino
Mirko D. Mastro 28/08/2024 - 19:16
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