Dialogo con Lui
Le finestre a volte non hanno imposte, si aprono su orizzonti ben più larghi di quelli reali. (A. Tabucchi)
Quella casa in mezzo al verde era in ricostruzione, le avevano tolto le imposte per metterne altre di nuove, ma poi, non si sa bene cosa sia successo, i lavori si erano fermati!
Era diventata come un fermo-immagine, quella casa aveva acquisito però una particolarità inusuale che a pensarci lasciava disorientati come se il tutto fosse, stato lasciato lì apposta, fatto di proposito.
Quella casa spaziava da ogni finestra su panorami spettacolari, totalmente diverse da una all’altra. Una delizia per sguardi curiosi ed affamati di bellezza che raccoglievano emozioni diverse.
Ed è lì che vedendo tutto ciò, nelle mia mente, s’aprì inevitabile un dialogo con Lui..
Tu, che hai creato questa natura lussureggiante per appagare la vista di un osservatore, nei declini d’un monte o nelle cadute gorgoglianti di acque cristalline.
Tu, che giochi con le nuvole, creando immagini a volte, con il passare dei venti e mai ti stanchi di donare all’infinito paesaggi rigogliosi su cui sostare e raccogliere emozioni.
Tu, che vedi ogni cosa compreso lo scorrere del tempo dal Tuo mondo senza tempo, ma osservi tutte le manchevolezze umane, mentre le tue mani compassionevoli raccolgono e accarezzano i nostri umani dolori.
Tu, che osservi, senza giudicare il nostro triste vagare, questo vagare senza meta alcuna ma sai vedere anche una lacrima amara e salata nascosta tra gocce di pioggia scendere da una guancia.
Tu che, così dicono, sai perdonare noi creature indisciplinate, a volte prepotenti ed incapaci d’amare nel vero senso dell’amore Universale vero e sincero.
Tu, così paziente che continui incessantemente ad amare incondizionatamente questa umanità che non ha ancora saputo imparare da Te la tua universalità.
Tu, spiegaci ancora come fare, che noi non siamo capaci di trascendere il nostro “io” grossolano e prepotente e di far tacere questa nostra mente possessiva che tutto travolge tra i moti scellerati dell’ego e nelle guerre perpetrate nel nome di una pace che pace non è.
Tu che sai che la “pace” può essere solo altruistico amore.

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(Haruki Murakami)
Complimenti





