or che hai conosciuto del creato ogni segreto
e puoi parlar con Dio senza usar la fantasia
e forse hai già imparato d’ogni Santo l’alfabeto,
vorrei che tu tornassi sulla scia di una cometa
ad allietarmi il sonno ogni notte che ti aspetto,
sfiora con le mani questa mente mia irrequieta
anche in forma strana oppur vestita da folletto
e in quell’alito di vento sentirò la tua dolcezza
di quello spirito che fa parte ormai dell’infinito
sceso a sussurrar, per scacciar la mia tristezza,
che un grande amor anche in ciel vien custodito,
tu che puoi veder tutti gli amanti del passato
camminar tra le galassie tenendosi per mano,
raccontami la gioia del tuo regno ‘sì incantato
narrami del tempo come un concetto strano
di te che più non senti né il dolor né la paura
che più non hai bisogni poiché vivi sol di luce
e possiedi della felicità la formula sicura 
che verso il candor del tuo sorriso mi conduce.
Rischiara le mie notti col tuo viso sorridente
che resti impresso nel cuor il tuo passaggio
e al mio risveglio pensando a te splendente
con gran serenità penserò all’estremo oltraggio.
Poesia scritta il 23/11/2014 - 14:07Voto:  |  su 6 votanti  | 
	
  
Chiara B.  
 26/11/2014 - 11:00 
Fabio Garbellini  
 24/11/2014 - 07:07 
  
  
Eleonora Carullo  
 23/11/2014 - 22:11 molto bella,complimenti GIOVANNI
  
  
  
genoveffa 2 frau  
 23/11/2014 - 21:42 Ciao
Aurelio
Aurelio Zucchi  
 23/11/2014 - 20:50 Bellissima Giovanni!
Ciao Elisa

elisa longhi  
 23/11/2014 - 19:58 
  
  
  
  
  
Rocco Michele LETTINI  
 23/11/2014 - 19:31 
  
Anna Rossi  
 23/11/2014 - 18:58 
                        


