Ci osservava dal monte innevato,
l'eremita veniva chiamato,
barba incolta e lunghi scarponi
calze bucate e due azzurri occhioni
l'eremita veniva chiamato,
barba incolta e lunghi scarponi
calze bucate e due azzurri occhioni
Con sudore e mani sporche arrancava
piano piano,
la libertà ricercava invano
Tra tanti doni che la gente
amorevolmente portava,
la conoscenza non si rifiutava,
e se spesso contrariato con un cenno salutava
aprendo un libro,stando fermo
viaggiava!
Alla ricerca di purezza e verità
che non riscontrava più
nella realtà,
lontano dai rumori
dall'ipocrisia
e dalla gente,
lui viveva serenamente.
Quando il sole prepotente
spuntava,giù al ruscello
viso e mani si rinfrescava
non per essere più bello,
ma davanti ai libri e alla cultura
si levava anche il cappello
con le mani pulite
in segno di rispetto
cosicché le tante storie che leggeva,
gli scaldavano forte il petto,
vivendo ogni giorno
il suo giorno perfetto!
Poesia scritta il 12/03/2015 - 19:20
Letta n.1318 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Grazie mille!😉
valentina Cavallo 13/03/2015 - 14:51
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Questa volta l'uomo del monte ha detto si. Bella poesia.
luciano rosario capaldo 13/03/2015 - 09:25
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