Nera, impetuosa, crudele, non sa aver alcuna pietà, per i respiri, per i delicati germogli appena sbocciati, per le acque placide, per le distese celesti che furono.
Eppur io in lei trovo vital essenza.
Distruggo l'inglorioso passato, se in cuor suo dimoro, e coraggio traggo dal suo urlar pianto, e dal freddo morire d'assurdo orgoglio.
Che il vento mi faccia sua, che mi innalzi come bandiera di valore in terra conquistata, che la pioggia mi battezzi, donandomi nome nuovo, forti membra, e anima di lodevoli pregi ornata.
Potrò alla fine di ogni tuono, dire addio ai plumbei cieli, alle onde oscure, che a devastar corrono, ed al soffiare che inferno apre.