Sono qui Disteso sul letto nella mia stanza,con gli occhi fissi al cielo Sperando di scorgere in qualche angolo del soffitto Il tuo volto impresso come in un dipinto.
Il tempo e’ un grande guaritore E un giorno il dolore lasciera’ il posto all’amore L’inverno che lentamente va a finire, dona il posto alla primavera di nuovo vestita mentre il ciliegio perdera’ in un dolce pianto i petali dei fiori, che copriranno come d’incanto il verde prato con un bianco manto.
Il dolore come una lama affonda nel cuore Mentre cammino tra la gente Con sguardo indifferente.
Il dolore sale fino a farti impazzire Sbatti la testa e non riesci a capire A capire il l senso di quello che accade Mentre la disperazione come un’onda t’invade.
Dalla finestra osservo il ciliegio Il suo cambiamento e’ un privilegio Al posto dei fiori vi sono frutti
Segno di gioia e di speranza le sue foglie si muovono in una danza Guidata dal vento, che fresco e sottile Mi bacia la guancia con bacio gentile
Analogie meravigliose in quest'opera umanamente toccante, dal valore immenso che padroneggia di intima commozione e fervida sensibilità. La trasformazione dei fiori del ciliegio coi frutti, ricorda il susseguirsi delle stagioni attese dall'autore affinché si possa allontanare dal dolore precedentemente raccolto durante la semina della vita.
Arcangelo Galante 19/05/2015 - 13:47
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Bella poesia..anch`io ne ho scritta una dedicata al ciliegio(magari in seguito la pubblichero` e lascero` giudicare a voi)..comunque la tua esprime davvero un ideale di speranza e lo evoca anche nel lettore..bravo!
Angel Angel 19/05/2015 - 03:03
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Bellissime metafore! Ho apprezzato molto il secondo verso per le immagini descritte e la delicatezza trasmesse...buona giornata,
Chiara B. 18/05/2015 - 11:05
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Non ho mai provato quel tipo di dolore, se ho ben capito quello di restare soli, senza l'amore, ma tu me lo hai fatto capire bene...e la metafora del ciliegio che passa a rifiorire nella nuova stagione è un segnale di speranza che la vita continui e si possa ancora provare la gioia di dare frutti sui propri rami...concordo sia con Capaldo che con Mastrogiovanni. Un saluto. ciao.
. Focus 17/05/2015 - 20:28
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E per guaritrice d'ogni affezione amorosa... la sempre adorabile amica speranza... Versi che parlano... sinceramente... Lieta settimana...
Rocco Michele LETTINI 17/05/2015 - 20:27
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Versi tristi ma fiduciosi. Buono il ritmo, gradevole la rima.
Ugo Mastrogiovanni 17/05/2015 - 18:08
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Una bella metafora. In fin dei conti siamo proprio come i ciliegi. Le nostre stagioni sono quelle del cuore. Attendiamo l'arrivo della primavera che fugge ogni male dell'inverno.
luciano rosario capaldo 17/05/2015 - 16:56
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