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Che brutti ricordi prigioniero di tre balordi

Sette ore prigioniero
con tre balordi ero.
In aperta campagna
su per la montagna.
Da Monte Corte
a Monte Tascusi,
pensavo, che sorte
stava per venire.


Si portarono via
duecento pecorelle.
A babbo e mamma mia
hanno tolto la pelle,
e per colpa dei ladroni
siamo andati sotto padroni.


Dopo cinque anni
a casa son tornato.
Morì nonno Giovanni
da tutti tanto amato.


Partito militare
al Car di Orvieto,
attraversai il mare
con un vecchio traghetto.


A Roma al Reggimento
Reparto Speciale,
quattordici mesi il primo evento
della leva originale.




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Poesia scritta il 19/04/2012 - 08:44
Da Giuseppe Succu
Letta n.1525 volte.
Voto:
su 3 votanti


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