questo telefono che piange un pò
E questo telefono che piange un po’
Tu non chiami più,
non sò niente,
sei svanita tra la gente,
correndo dietro le tue cose,
incasinata,
imprevedibile,
persa nei guai tuoi;
e il telefono tace,
una volta parlavamo per ore,
ma ora non vuoi più,
non sono più importante;
dimenticavo che non mi
amavi come io amavo te,
io non ti ho dato quello che volevi tu,
com’è difficile amare ed essere amati.
Tu non chiami più,
non sò niente,
sei svanita tra la gente,
correndo dietro le tue cose,
incasinata,
imprevedibile,
persa nei guai tuoi;
e il telefono tace,
una volta parlavamo per ore,
ma ora non vuoi più,
non sono più importante;
dimenticavo che non mi
amavi come io amavo te,
io non ti ho dato quello che volevi tu,
com’è difficile amare ed essere amati.
Poesia scritta il 05/06/2016 - 02:47
Letta n.1007 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Ha proprio ragione l'amico Salvo...
molto bella
Nadia
5*
molto bella
Nadia
5*
Nadia Sonzini 05/06/2016 - 09:39
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Sofferenza dell'attesa ancora più forte di quando si era abituati alle sole lettere. Ah questi telefoni che non squillano, sono una tragedia!
salvo bonafè 05/06/2016 - 09:34
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Un profondo et riflessivo decanto. Espressivo il verso di chiusa.
Lieta Domenica.
*****
Lieta Domenica.
*****
Rocco Michele LETTINI 05/06/2016 - 09:18
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