Sette vite ritrovo accanto a me
spezzate, inzuppate del loro sangue
innocente; dall’or lo cor mi langue
e mente mai scosta nefanda trame.
spezzate, inzuppate del loro sangue
innocente; dall’or lo cor mi langue
e mente mai scosta nefanda trame.
Ma qui non sono a raccontare di me
né di mia casa che sciagura estingue
ma di due anime di bontate pingue
ch’an vinto trame, nefandezza e fame.
Dello zio Gianni dico e zia Sisina
e reco di loro a voi ambasceria:
Sono sfuggiti a disumano eccidio,
scampati, pure, ad un vile incendio,
hanno perduto casa e pur cascina
compreso vacche e tori e masseria.
Poesia scritta il 06/01/2013 - 17:43
Da nello maruca
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