L'altro dio
Caino uccise Abele quando
sugli alberi era tempo
nei campi di cogliere le mele,
in quegli anni che correvano
all'indietro come un gambero
abbraccia le sue chele.
Anche se bagnato
nel sangue
l'ulivo conserva l'aroma,
per le ferite che si rimarginano
ma restano, Cristo
non dimentica. L'uomo non perdona.
Quella notte, là c'ero
anch'io. Un ago
con il peso della sua cruna.
Tu tremavi come una foglia, e tuo padre
in quel mentre finì col desiderare quella
foglia. Dovevo farlo. Ma c'era la luna...
sugli alberi era tempo
nei campi di cogliere le mele,
in quegli anni che correvano
all'indietro come un gambero
abbraccia le sue chele.
Anche se bagnato
nel sangue
l'ulivo conserva l'aroma,
per le ferite che si rimarginano
ma restano, Cristo
non dimentica. L'uomo non perdona.
Quella notte, là c'ero
anch'io. Un ago
con il peso della sua cruna.
Tu tremavi come una foglia, e tuo padre
in quel mentre finì col desiderare quella
foglia. Dovevo farlo. Ma c'era la luna...
Poesia scritta il 09/09/2017 - 15:09
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Commenti
splendida poesia
ma l'odio generato dalla gelosia, nn è poesia
ma l'odio generato dalla gelosia, nn è poesia
laisa azzurra 09/09/2017 - 21:51
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