E la mente s’accese di disillusione quella notte, d’incanto le tristi note riempirono la stanza, e mi parve d’ascoltare la voce, struggente, di Augusto giungere dall’aldilà e intonare la ballata, dedicata a un’amica.
Lunga e diritta era la strada appena fuori di casa, la dolce estate era finita ma il caldo aveva invaso l’autunno; anche tu come lei non potevi sapere che quella sera Dio forse non c’era.
Non saprò mai se hai provato dolore nell’attimo dello schianto fatale; voglio pensare che la vita fuggì via in un attimo breve, senza farti soffrire.
Ricordo che mi sorridesti quando uscisti da casa, così io ti voglio ricordare e così ti vorrei ritrovare; sorridente come lo fosti nella tua felice, breve, intensa stagione.
Voglio pensare, voglio credere che ancora tu vivi dentro il mio cuore… e che sia la tua mano a scrivere queste parole.
Bella commovente canzone-poesia che arriva dritta al cuore e induce il lettore a compatire il poeta, nel senso etimologico di patire-con per quel ricordo. Un saluto a 5 stelle. Ciao Giancarlo
GianMaria Agosti 15/10/2017 - 11:40
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È meravigliosa
laisa azzurra 15/10/2017 - 11:25
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Bella e intensa canzone che arriva dritta al cuore... Ciao Giancarlo
PAOLA SALZANO 15/10/2017 - 10:44
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Ti ringrazio. Ciao Maria Angela Giancarlo
vecchio scarpone 14/10/2017 - 18:22
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Molto intensa questa dedica. Un saluto caro
MARIA ANGELA CAROSIA 14/10/2017 - 18:10
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