Quando il novo sol
Sorge sulle terre ove
Il morso di Roma più
Non regge ,
Allor come un livido
Mar mangia le sue pietre
S'also il ringhio
Di vendetta .
I secol morti di gloria antica
Sciolti nel tempo della
Liberta schiacciata .
Cingono ai fianchi
D 'ogni cippo
Il vecchio poter
Che fe star zitto .
I piumati cimieri
Calpestano, le leggi
Insultano,
Lingua dell urbi
Storpiano .
Quai i fanciulli
Voglion novella favella
E quella dei padri sprezano.
Il foro ,le terme
Antico sfarzo
Vedon lurida
Plebe far chiasso .
Qual cerva elegante
Move il passo nel bosco
Sicura che il lupo non tenga
Agguato ,
E poi cinta da tutti i lati
E' sventrata
Morendo stupita
Resta.
Roma figlia
Dei fratelli dalla bocca
Di latte selvatico
Or piangi e ti lassi
Non credevi tale oltraggio !
Ma non si puote
Negar il giorno
A chi la luce preme !
Gaiardi i tuoi
Giovinetti la migliore
Gioventu ,fiere le
Legioni impavide.
Sopir o morir
Tutto trova fine
Se il seme dell amor
E del rispetto
Trova relego
In un letto di spine.
Corrado cioci
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