Betulle e querce
di antiche foreste
si innalzano tra le nebbie
e nell'aperta campagna,
cascine e baracche
sono chiese vuote
tra le sterpaglie secche .
Travi d'acciaio e
traversine di legno
si susseguono
sotto un carico di speranza
trasportata da un treno.
Orizzonti mai visti,
dipinti con le urla
impregnate dai numeri,
sui muri dei vicoli .
Ripetono il dolore
dell'uomo dalla pelle
marchiata incisa a fuoco .
Ma il cielo è azzurro
sopra i recinti
e un cancello aperto
accoglie un giardino
di fiori bianchi,
sui binari morti.
di antiche foreste
si innalzano tra le nebbie
e nell'aperta campagna,
cascine e baracche
sono chiese vuote
tra le sterpaglie secche .
Travi d'acciaio e
traversine di legno
si susseguono
sotto un carico di speranza
trasportata da un treno.
Orizzonti mai visti,
dipinti con le urla
impregnate dai numeri,
sui muri dei vicoli .
Ripetono il dolore
dell'uomo dalla pelle
marchiata incisa a fuoco .
Ma il cielo è azzurro
sopra i recinti
e un cancello aperto
accoglie un giardino
di fiori bianchi,
sui binari morti.
Poesia scritta il 07/04/2018 - 16:40
Letta n.933 volte.
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Commenti
Bella commovente, veritiera. Bravo.
giovanni benvenuto vavassori 08/04/2018 - 17:07
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