Non sai cos'ero io prima di nascere,
grumo di sangue imperpetuo che respirava l'infinito
e poteva l'infinito perché
infinita potenza
di grammi di nero
e poi la luce bestiale che ha accecato
l'infinita tranquillità, l'assurdo silenzio
spazzato via come big bang
e l'esplosione che ha soffiato nel mio petto sgualcito
io che mi contorcevo
non sapevo nemmeno cosa volesse dire respirare a stento
quando amori impossibili nascono tra le tue labbra
e aspetti di vivere come il sole che brucia
stella nana incapace di guardare in alto,
costretta
a guardare il fango sopra le ginocchia.
passi a stento
quando si vorrebbe vivere
come i grandi astri e le montagne
chiome fluttuanti nel cielo come alberi,
radici a terra, ancorate al principio divino
e foglie chiomate che baciano il cobalto.
grumo di sangue imperpetuo che respirava l'infinito
e poteva l'infinito perché
infinita potenza
di grammi di nero
e poi la luce bestiale che ha accecato
l'infinita tranquillità, l'assurdo silenzio
spazzato via come big bang
e l'esplosione che ha soffiato nel mio petto sgualcito
io che mi contorcevo
non sapevo nemmeno cosa volesse dire respirare a stento
quando amori impossibili nascono tra le tue labbra
e aspetti di vivere come il sole che brucia
stella nana incapace di guardare in alto,
costretta
a guardare il fango sopra le ginocchia.
passi a stento
quando si vorrebbe vivere
come i grandi astri e le montagne
chiome fluttuanti nel cielo come alberi,
radici a terra, ancorate al principio divino
e foglie chiomate che baciano il cobalto.
Poesia scritta il 19/10/2013 - 18:42
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