Sono 
come un gabbiano bianco volteggio danzante sull'immensità 
del mio blu, su di lui! 
E mi adagio famelico 
sul lembo del suo volto 
solo per nutrirmi un pó attingendo parsimoniosamente 
un pó d'amore 
sostentando il mio cuore attraverso le sue lene parole del suo blando poema, armoniosa sinfonia 
decantata carezzevolmente sotto la volta celeste macchiato da nembi 
che non sorridono al sole, 
per poi tralasciarlo nuovamente 
più forte di prima! 
Perché non mi trattiene... 
E non lo posseggo... 
Poiché siamo 
destini diversi, 
incondizionati, 
liberi, ma legati 
per natura da sempre 
dalla forza dell'amore 
l'uno verso l'altro 
fin dalle origini! 
Ma sono solo 
un povero bianco gabbiano,
uno fra tanti... 
E il mio planare 
è assoluto, 
brado, 
senza fine in una meta, 
sul suo 
sterminato ondeggiare! 
E non lo trattengo 
poiché infinito 
è il suo indaco 
come il mio amore 
per il suo immenso profondo, ma siamo 
due mondi diversi 
che si completano vicendevolmente 
come un bel dipinto 
di mano d'opera, 
ma separati per scelta 
di volontà naturale, 
ma non per questo 
potrò mai cancellarlo
e privarlo 
dai miei vezzi circospetti osannati per lui, il mio blu! 
Per la quale il mio volo 
resterà eterno 
fin quando le mie ali leali abbracceranno arrese quell'elisio in un sentimento che non si dissolverà 
come rugiada al sole 
quando calorosamente guarderà il candore
al chiarore di un'emozione!
Poesia scritta il 29/11/2021 - 15:54Voto:  |  su 2 votanti  | 
	
  
Laura Lapietra  
 02/12/2021 - 16:20 
Paolo Ciraolo  
 02/12/2021 - 13:42 
  
Laura Lapietra  
 29/11/2021 - 17:11 
MARIA ANGELA CAROSIA  
 29/11/2021 - 16:42 
                        


