Ante al gran toscano ,che ebbe il dono del bello scrivere si paro',l' eterno portale e risonan le parole grame per l 'alme malnate,
bandite sotto l 'onde oscure e alla luce negate.
Quvi l' alto pianto e scuse vane, di color che fecero in terra orrendo misfatto.
Cola' saran mitte tutte le rie sostanze immortal invise al creator del cielo e delle stelle.
Vano ordunque lagnarsi nel fatal giorno dell'ingresso nell 'urbe ad un sol senso.
Novelle e vetuste tutte in coral pianto ,
ed il gran cruccio d'aver lasciato in terra
sol odio e rimpianto.
Or tutto sfugge di mano,
il.giudizio fu dato.
Perche ' anima capricciosa tanto temi il varco?
Se sol potesser ancor per poco respirar e veder il tramonto, quanti passi farebbero indietro pur di non toccar il fondo.
L'amor negato si paga lo scotto ,per il denar rubato ,foco e zolfo.
Per il sangue sparso ,vite stroncate da ingiusto destino,
sara' dato il sale del castigo.
Addio dolci cinguettii ,docili fiumi nel
fangoso letto,
sorgenti d',acqua purissima ,zampillante
quando il verno scioglie il morso.
Addio mare in tempesta che fragoroso rodi
gli scogli,per poi placarti e carezzar il lido.
Mai piu rivedrete il volto della madre che
gridando vi mise in vita.
Or piange la figliolanza col naso in eterno nel fango.
Guai a voi Re',potenti d 'ogni tempo e del mio evo !
Oggi ammimistrate con felice coltello,
ma domani disperate di riveder la sera.
Corrado cioci
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