E quel muro
poco alto
lascia
lo sguardo
alle vette spettinate
di mimose
che troppo brevi fiorite appassiscono
nel rimpianto.
É un muro
differente
che va di sé
senza parole.
Son colorate le
pietre abbracciate
in file ordinate.
L'azzurro si adagia sul giallo che
incastra
scaglie di rosso ribelli
negli spigoli
ma prigioniere
dell'ordinato disegno.
E sulla cresta
un verde muschio
si adorna per seguitare
a vegliare
antichi ulivi
dove l'ultima fronda
si nasconde.
La magia
é
il profumo
del sole
per chi a sera
cammina a fianco
dell'arcobaleno
poco alto
lascia
lo sguardo
alle vette spettinate
di mimose
che troppo brevi fiorite appassiscono
nel rimpianto.
É un muro
differente
che va di sé
senza parole.
Son colorate le
pietre abbracciate
in file ordinate.
L'azzurro si adagia sul giallo che
incastra
scaglie di rosso ribelli
negli spigoli
ma prigioniere
dell'ordinato disegno.
E sulla cresta
un verde muschio
si adorna per seguitare
a vegliare
antichi ulivi
dove l'ultima fronda
si nasconde.
La magia
é
il profumo
del sole
per chi a sera
cammina a fianco
dell'arcobaleno
Poesia scritta il 06/05/2024 - 21:09
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