RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Inquietanti Passi


Inquietanti Passi

All'improvviso il rumore della porta d'ingresso la fece sobbalzare dai suoi sogni che la trasportavano lontano nel tempo, quegli interminabili tuffi dell'anima nei ricordi del passato, quando l'amore era ancora in fiore nella sua vita sotto un bel ciel sereno senza nubi in circolo illuminato dal suo raggiante sole, quel che fu il suo adorato e perfetto uomo! Quando quella porta si chiuse con un click lasciando dietro di sé un'incessante pioggia di pieno inverno, in un pomeriggio decisamente rigido, Lisa trasalì per l'improvviso accaduto e di certo non si aspettava che qualcuno potesse varcare la soglia della porta di casa sua da padrone, un attimo dopo dal corridoio giunse un consistente rumore di stivali tipo alla cowboy sul pavimento di legno massello di un'abitazione dallo stile rustico ma romantico , che accoglieva intimamente chi vi entrava in quell'atmosfera calda e rassicurante in cui sentirsi a proprio agio in quell'ambiente confortevole e genuino nella sua... (continua)


Laura Lapietra 27/04/2021 - 12:29
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Interminabile abbraccio


Invisibile e misterioso il filo che trattiene un uomo e una donna, che si sono incrociati per caso, che si dedicano parole che attraggono e delle quali nessuno dei due può far a meno.
Li accomuna quella solitudine ormai implacabile nel suo lento scavare, nel suo lento, ma inesorabile, progredire.
Le mancanze radunate dietro ricordi forti e lontani, ormai irripetibili, sono micce di un dolore che non si placa.
Ogni gioia passata si accompagna ad una ferita che non potrà più essere curata e le mani sono piene di istanti dove l’amaro nasce da sorrisi ormai logori, sempre più radi e incompleti.
I loro pensieri, che inconsapevolmente si incrociano a metà strada, sembrano la copia l’uno dell’altro.
Lui davanti a un mare dall’odore irrinunciabile.
Lei davanti a una montagna eterna, della quale farebbe a meno.
La mancanza di un qualcosa di non ben definito, quelle attese in continuo bilico tra l’oggi e il domani, erodono anche la roccia.
Lui potrebbe parlarle di più, ma non lo fa; potr... (continua)

Emma Tanzi 23/04/2016 - 20:26
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Intramontabile II Parte


La vide allontanarsi dalla porta e da quel giorno non la rivide più; da qualche parte è sicuro c’è qualcuno che sta conducendo un’esistenza che sarebbe toccato a lui vivere. Mettersi tutto alle spalle e trascinare un fardello troppo pesante, per le sue residue forze e occhi che hanno guardato a lungo la vita, senza mai tuffarsi dentro. Forse, dopo quell'antica delusione, un nuovo amore l’avrebbe potuto far restare, chissà più guardingo e accorto a come muoversi. Si sente isolato, ad una incredibile distanza da chiunque lo conosca, da ogni posto a lui familiare. E realizza che nessuno su questo immenso pianeta lo amerà più, nessuno gli parlerà più, poiché è diventato il tipo di persona di cui nessuno si vuole ricordare. Potrebbe sparire, e nessuno se ne accorgerebbe. Si sente come se qualcuno lo avesse spinto con la forza in un baule fatto di spesse pareti di ferro, e lo avesse fatto sprofondare negli abissi del mare. La pressione è così forte che gli fa male il cuore, prova la sensazio... (continua)

Savino Spina 03/04/2017 - 13:07
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Invisibile


Non le aveva mai rivolto così tante parole tutte insieme e quello sembrava proprio un invito.
"Era la più grande trapezista di tutti i tempi…”
Un velo di tristezza e quegli occhi marrone densi e caldi come la cioccolata la guardavano seri.
Miravano dritti agli occhi di Paulette. Di un azzurro smarrito che celavano un insostenibile turbamento.
Mentre le si contorcevano le budella e della saliva era rimasta solo un deserto sabbioso formulò l’unica risposta che sarebbe stata in grado di dare:
"Vengo volentieri".
Thomas era un maschio che la sfiorava solo nelle sue fantasie ma sembrava consumarsi da un rimorso che lo castrava.
In fin dei conti non pretendeva granché......Solo che lui si accorgesse di lei. Non soltanto quando l'afferrava nell'aria, lassù in alto sotto il tendone, mentre volteggiava.
Era autunno e i raggi del sole li schiaffeggiavano a intermittenza tra quelle viuzze strette di Marsiglia.
Le mattonelle in porfido erano una sfida per i suoi piccoli pie... (continua)

Moreno Maurutto 04/12/2021 - 13:13
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Invito alla geometria dell'amore perduto


"Le forme geometriche nel complicarsi rallentano; finalmente posso osservarti per bene donna.
Donna che carichi sulle tue spalle i dolori degli uomini, che piagnucolano per lo più.
Qualche volta però sanno anche amare,
e quando succede,
Raggiungi l’orgasmo distesa su di un campo di grano,
avvolta nel mais trovi la pace".


In questo preciso istante ho due immagini che mi attanagliano la mente.
La prima è di un bambino, un pargoletto che poteva avere si e no dodici o tredici anni, che trasporta un pesante scrigno per le vie della città, lasciando un profondo solco lungo il cammino.
Arriva, dopo aver girato mezza città, sotto casa della sua amata donzella.
Erano entrambi piccoli, ingenui, con quel senso dell’amore che è una fragola appena addentata.
Succo che profuma, ma non sa ancora di essere così denso.
La ragazzina dice: “Sali dai, ti offro un bicchiere di latte”.
Il piano è l’ultimo ed il baule è molto pesante, ma il ragazzino non si scoraggia e con gran fati... (continua)


Bruno Gais 25/11/2018 - 12:17
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Invito alla geometria dell'amore perduto.


Dentro me t’invito così puoi osservare come forme geometriche elementari diventano torri di Babele.
Ci ho messo quattro anni per capire che tutto inizia con una linea, sempre. Una piccola serie di tratteggi finemente uniti, ma è una bugia, sono distaccati. Siamo caos.
Ordine senza ritmo. Tuttavia ordine e allora la linea diventa quadrato.
Quattro linee che s’inseguono.
Come ho inseguito quella pittrice per quattro anni.
Per quattro linee.
Oggi, nel vertice finale di un quadrato la incontro e l’invito dentro di me, nel mio appartamento, così può osservare come i colori di un pennello sono in realtà emozioni.
Entra e siede sul divano:
-Ti preparo un caffè?-
-Si grazie-
-Perché mi hai lasciato?- chiedo
-Perché tu sei rosso. Sei un fottuto serafino rosso di sangue. Mi donavi troppa creatività ed io non sapevo gestirla. Con te i miei quadri diventavano meravigliosi, e avevo paura perché mi sentivo inadeguata-.
Ecco come un quadrato prova ad evolversi e diventare cubo. Quattro li... (continua)

Bruno Gais 12/03/2021 - 23:44
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io che cercavo....


Lo sto cercando da giorni

Sapessi dov’è, lo lascerei lì, senza sfiorarlo…

Ma non so, non ricordo, e questa cosa mi fa perdere la ragione.

Nel delirio, ho cercato nei cassetti, nell’armadio, nella madia di mia nonna, in soffitta, sono stata anche al mare ed ho smosso la sabbia, ma ho alzato solo polvere. Ho pensato fosse sotto il letto ed ho strisciato sul pavimento, sotto la rete per raggiungere il centro perfetto...lì, con le dita tra le doghe, ho pigiato il materasso, niente di niente…..

Sono andata nel soggiorno e sulla libreria, tra Ammaniti e Carofiglio, c’è la Bibbia, l’ho sfogliata ed ho notato soltanto le sottolineature, ho guardato negli album delle fotografie, tra i piatti riposti in cantina, mai usati, nelle scarpiere, ho penetrato con le dita la terra dei vasi sui terrazzi, ho scrostato l’intonaco, aperto i barattoli di marmellata, ma no, nulla…

Poi, sono entrata in Chiesa e tra gli sguardi confusi della gente, ho ispezionato le panche fino a ritrovarmi ai p... (continua)


laisa azzurra 07/03/2019 - 19:11
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Io e Mario


Ho conosciuto Mario che avevo poco più di vent’anni e lui circa 25, e vivevamo in un piccolo
paese di periferia. Ci innamorammo incrociandoci per strada o attraversando la piazzetta all’uscita della messa. Dopo un po’ di tempo,( negli anni sessanta gli incontri spesso avvenivano così), ci fidanzammo, previo consenso delle rispettive famiglie.
Un giorno, trovandoci inaspettatamente soli in casa, travolti dalla passione dell’amore fui sua.
Ancor prima che mi accorgessi di essere incinta i miei decisero di emigrare a Milano. Mario intanto
aveva trovato lavoro presso un ente statale. Quando mi accorsi di aspettare un bambino fui mio malgrado, costretta a riferirlo ai miei, che come si può facilmente immaginare non ne furono per niente contenti, ma si affrettarono ad organizzare il matrimonio. Fu così che ritornai al mio paese e ci sposammo.
Il nostro matrimonio seguiva la strada della normalità,io mi occupavo della casa e dei figli, che in pochi anni erano diventati tre, e lui la... (continua)

santa scardino 07/11/2020 - 18:16
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Io e Max, il mio mastino napoletano (Drabble)


Talvolta andiamo in giro nei campi, io e lui soli, correndo liberamente sull'erba fresca e sui residui del fieno tagliato.
Mentre il mio sguardo vaga lungo la vigna di mio nonno, Max si allontana per inseguire i fagiani per poi tornare subito accanto a me. Lungo il nostro cammino qualche vecchia quercia ci offre riparo dal sole del caldo pomeriggio estivo mentre Max si stringe al mio fianco per esigere una mia carezza.
Quasi al tramonto rincasiamo, ormai esausti; Max si infila veloce nel suo recinto per bere avidamente mentre io rientro lentamente a casa sorridendo, con animo leggero.... (continua)

Daniela Cavazzi 17/10/2023 - 20:21
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