RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Lettera a un amico malato 2


Caro amico mio, sono giorni che provo a chiamarti a telefono ma non mi rispondi… so che sei afflitto e non vuoi vedere, sentire nessuno … ti prego non cancellarla questa email ti dico solo di dagli un occhiata! leggila nel nome della nostra amicizia. Se non lo vuoi fare per te! allora fallo per me.

Tu sai del mio problema con la salute… hai forse dimenticato che sei stato tu a tirarmi su? Ti prego dammi la possibilità di aiutarti. Le mie condizioni, la lontananza non mi permettono di vederti ma non per questo non posso aiutarti! io grazie a Dio… a te ho reagito! Quando i cattivi pensieri vogliono buttarmi giù scrivo… ma la cosa importante è l’umorismo. Cosa centra? È una qualità che consente di far fronte alle situazioni in modo costruttivo, anche in circostanze sfavorevoli come lo siamo noi.
Per esempio quando svolgiamo le attività di tutti i giorni l’umorismo e le risate ci permettono di non esaurire le nostre energie, ci aiuta ad alleviare la stanchezza e... (continua)


donato mineccia 03/11/2016 - 18:11
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Lettera ad un ex amico


Ti conobbi durante il servizio militare. Ricordi? Io stavo in sala radio, pallido e malato, in mezzo agli spifferi di corrente, con una coperta addosso perchè faceva un freddo cane... e ti sembrai così ridicolo che per mezz'ora continuasti a ridere. Poi mi dicesti che ti sembravo così pietoso che le tue non erano lacrime di riso ma di dispiacere.

Dopo qualche tempo eravamo in giro per Catania in cerca dello scuba. Poi quando ti scassinarono l'armadietto e ti rubarono tutto, io fui al tuo fianco, ti accompagnai dal ferramenta a comprare il lucchetto più grosso, pesava quasi un chilo quel lucchetto!

Dopo il congedo, ci ritrovammo a ricordare i vecchi tempi. Ricordi le nostre incursioni a Monreale? Non pagavamo mai il biglietto dell'autobus... e le discussioni infinite sui libri, sui registi: una volta fummo capaci di parlare per ben due ore del film "Lanterne rosse"... e quando impazzivamo per la cantante Bjork? (la cinese cibernetica, dicevi).

Quando tua sorella pu... (continua)


Vincent Corbo 27/04/2016 - 08:01
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Liscio Gassato e Ferrarelle


Liscio, Gassato e Ferrarelle

Ecco, il carro funebre è arrivato, dopo più di quarant’anni, Liscio è tornato a casa.
Quelli che scendono dalla macchina che segue il carro funebre devono essere i suoi due figli; alti ed eleganti come lo era lui.
Ma guarda la bara, liscia, semplice e lucida; anch’essa coordinata al personaggio mi vien da pensare.
Siamo stati insieme praticamente dalla nascita sino a venticinque anni, Liscio, Gassato ed io che, ovviamente, non potevo che essere Ferrarelle. Eravamo un fantastico trio… Beh, non esageriamo adesso, siamo stati un trio di amici affiatati, questo sì. Sino a quando lui, il Liscio, volò in Sicilia per sposare la ragazza conosciuta durante il servizio militare.

Eravamo veramente inseparabili, come le tre icone della Gioconda sui manifesti pubblicitari della Ferrarelle.
Fu il Giardi, il pingue gestore del Caffè Italia, ad appiopparci i nickname che ci avrebbero accompagnato durante i nostri anni ruggenti; quelli che vanno dai diciotto ai ve... (continua)


vecchio scarpone 12/01/2019 - 09:32
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Livia


Domenica la tragica notizia
ieri un messaggio brutale
da parte di tuo figlio Mario
mi ha mandato in tilt la testa
e per un momento
mi è mancato il respiro
le lacrime hanno cercato di scendere
i pensieri hanno iniziato a girare
incessantemente nella testa
dando vita ad una serie di fotogrammi
che piano piano hanno preso forma

E ti ho vista tanto lontano
una immagine quasi sbiadita
impeccabile il tuo portamento
il tuo viso dalla carnagione bianca
il tuo dolce sorriso
i tuoi occhi color nocciola
la tua esile voce
il nostro primo incontro
alla Fiera del Libro
di tanto tempo fa

Cara Livia te ne sei andata
ti sei poi lasciata lacerare
dalla tua malattia
lottando sempre a denti stretti
senza mai lamentarti
i tuoi dolori incessanti
hanno preso possesso
del tuo corpo
della tua parola
e ti hanno condotto
lontano da tutti gli affetti

Il cielo oggi è azzurro
le nuvole sono soffici
e tu sei volata via
il mio unico rammarico
è da tempo quello
di non averti... (continua)


sandra checcarelli 02/08/2022 - 13:04
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Ma dove ste scritto?


Molti pensano e alcuni credo siano convinti, che tornare a camminare mi farebbe stare meglio.
Mi dispiace ma devo smontare questa vostra, oserei dire triste convinzione.
Riuscite a guardare oltre il vostro naso?
Riuscite ad andare oltre la materialità?
Sarei ipocrita, e lungi da me, a dire che non vorrei avere delle gambe nuove ma tutto quello che so della vita me lo a insegnato la “sedia a rotelle”.
Io vedo in maniera diversa, apprezzo le piccolezze, tutto intorno a me è diverso.
Cosa sarebbe la mia vita senza rotelle?
Bella per te sicuramente ma col tempo credo diventerebbe insipida, ma a te cosa interesserebbe mai?
Io potrei vivere tranquillamente la vita così, l’unica cosa che spero è avere più mobilità sulla sedia, con la schiena ma anche se non la raggiungessi io vivo lo stesso.
Vivo e non sopravvivo come fanno molti!
La carriera. il successo, sono stereotipi stupidi che ha inventato la società e chi non li raggiunge è finito.
Ma dove sta scritto?
Perché Peppe non lav... (continua)

Giuseppe Greco 16/08/2016 - 18:24
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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MARIA E ADRIANA ovvero sui microcataclismi quotidiani


MARIA E ADRIANA
ovvero sui micro cataclismi quotidiani


Ho un groppo, dentro, che non si decide né a sciogliersi né a staccarsi. Da qualche mese con Maria mi sento come se camminassi su un vetro inclinato, qualsiasi mossa faccio non produco altro che uno scivolamento ulteriore, scivolo sempre più giù. Ho provato a parlarne con lei ma ho sbagliato ancora: Maria mi ha detto “prima di tutto io sono fatta così”, mi ha accusata di prendere “cazzi per mazzi” - parole sue - e ha insinuato che io possa provare nei suoi confronti un sentimento diverso dall’amicizia. Di questo sono sicura, non c’è innamoramento; però dovrei riflettere sul perché mi fa stare così male.
Quando mi hanno trasferita nel nuovo ufficio quasi due anni fa, lei era già lì, con un contratto a tempo determinato - che tra l’altro scade tra un mese, perciò o riesco a fare chiarezza dentro di me prima che se ne vada, per poterci salutare bene, o rischio che andandosene si porti via pezzi di me. Per salutare bene io int... (continua)


valeria franchi 28/02/2015 - 12:18
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