Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
PALESTRE di VITA (prima parte) A Riccardo W.P. -
Odiava la mensa. Pete un tempo pensava che la mensa avrebbe fatto per lui – e si sbagliò di grosso! Una sua cliente anziana gli disse che una volta era tutto diverso, c'erano meno ragazzi da servire – che poi si fermavano pure a parlare, e ad ogni festività gli inservienti venivano ricompensati dagli stessi ragazzini coi doni relativi alle ricorrenze. Altri tempi – “Ma va che bel figurino che ti ritrovi lavorando in cucina!”. Sì, sul filo dell'anoressia – peggio di un tumore! Ribatté, borbottando sottovoce mentre ritornava dentro, il povero Pietro. Non doveva fare la scuola alberghiera “Pete”, come lo chiamavano i suoi vecchi amici – che Amici non erano più! Viveva nel suo mondo incantato, sì quello invisibile, di cui le Anime più candide difficilmente si separano col passaggio dell'età... adultera! “Traditori infami, la pagherete tutti!” Vendicò Pete, riferendosi a tutti quelli che un tempo gli erano vicini, ed ora scomparsi come fantasmi – pessimi illusionisti! Un... (continua) Pietro Valli 14/11/2017 - 22:51 commenti 0 - Numero letture:1258
PALESTRE di VITA (seconda e ultima parte) Per il ponte dell'8 dicembre Pietro passò il week-end allungato in Liguria. Riccardo invece lo avrebbe trascorso con la propria ragazza. Nonostante il viaggio ancora solitario e la distanza, Pietro non si sentiva più solo – tutte le sue paure, le continue manie e ossessioni sull'essere solo e abbandonato, con Riccardo svanirono per incanto, si annullarono tutte. Sì, perchè ora sapeva sempre su chi contare. E infatti, essendo di Parola, Riccardo gli telefonò tutte le sere durante la permanenza a Rapallo per chiedergli come stava e che cosa aveva fatto. Il giorno memorabile arrivò il 24 dicembre, la vigilia del Natale, quando loro due, da soli, passarono la mattinata in pieno centro a Milano – piazza colma delle arance – sotto l'albero di Natale, posto come da tradizione dinanzi al Duomo. Cielo, comme d'habitude, grigio – scendeva magicamente qualche fiocco. Tutto era bello, pieno di luci e stranamente con pochissima gente in giro – quasi avessero riservato la piazza tutta per loro! Semb... (continua)
Pietro Valli 18/11/2017 - 00:02 commenti 0 - Numero letture:1221
PAMPLONA! Il pomeriggio di un giorno di un’estate lontana stringeva la campagna in un abbraccio di luce forte e gialla.
Via Soliggia era deserta e si stagliava davanti a me, stretta, come volesse farsi minuscola per non disturbare le piante, vere ed incontrastate dominatrici del paesaggio. L’aria profumata stuzzicava i polmoni, il sole sferzava la pelle ed invogliava a vivere la vita senza perderne nemmeno una goccia, in una quiete così magica che in città era inimmaginabile ed anzi non sembrava neanche di questo mondo. Percorsi volando le poche decine di metri che separavano casa mia da quella di Mario e, quando sbucai nel cortile, lo trovai seduto sotto il portico con un muso lungo un chilometro. L’euforia iniziale si afflosciò in un attimo. Mi avvicinai timoroso e gli chiesi cosa stesse succedendo. “Succede che mia mamma non mi fa uscire se prima non raccolgo tutte le uova dal pollaio!”, mugugnò con un tono di voce tendente al pianto. I lavori che, di solito, la mamma di Mario affibbiav... (continua) Paolo Guastone 10/11/2021 - 11:35 commenti 6 - Numero letture:511
Pensione Pugli Davide abitava in una pensione, anzi, sua madre gestiva una pensione, o meglio ancora dava in affitto le stanze che aveva al piano di sopra.
Sulla strada c'era solo una piccola scritta illuminata da un neon sempre scarico che la indicava, quasi a scusarsi dell'indicazione che dava. Il fascino della pensione era racchiuso nella sala che impreziosiva gli ambienti al piano terra costituiti per il resto da una strana cucina triangolare ed una stanzetta adibita a saletta per il pranzo. Nel grande salotto la luce filtrava solo da una finestra non molto ampia che faceva rimanere l'ambiente in penombra perpetua agevolata anche dal legno scuro dei mobili di epoche diverse, con il loro splendore lasciato ormai alle spalle: anche gli specchi riflettevano il buio. C'erano delle poltrone disposte senza ordine e due grandi divani di pelle spessa e rugosa come poteva esserlo quella di un elefante. La loro disposizione non solo era parallela ma erano uno dietro l'altro e ricordavano le due parti ... (continua) Glauco Ballantini 29/05/2018 - 18:16 commenti 3 - Numero letture:1067
PER IL SITO Carissimi amici, è da un po di tempo che sono su questo sito e come non festeggiare con voi!
Sono successe un sacco di cose, mi sono buttata perfino a scrivere romano, oltre ai consigli di rimorchio gaggosi e alle mie immancabili poesie infuocate. Quante ne ho combinate, a partire dal videocitofono e mia mamma che mi spia con i ragazzi mentre li abbraccio! Per me abbracciarli è un po come bere il caffè! mi piacciono tanto i moraccioni! Mi piace baciarli e fare la rallysta con le loro macchine! Alle loro mamme dico: <<signore è tutto ok, guido io, intanto vostro figlio ha già i capelli dritti con il gel, tranquillation!>> Adesso però passiamo alle storie, storie intense, maledette, quelle che ti rimangono impresse, chi non le ha avute? Io un paio, chissà perché! Si lo so, ci si innamora sempre del ragazzone fascinoso, perché quello gentile è sempre l' amico. Mi piace ciò che non è mio, ciò che è irraggiungibile ma poi diventa raggiungibile, perché io graffio, sono... (continua) Mary L 16/10/2017 - 12:10 commenti 8 - Numero letture:1178
Pietre e lacrime “Mi chiusi la porta alle spalle, non ricordo se sbattendola, ma mi ritrovai fuori sulle scale, sola, lasciando dentro gli altri.
In quell’attimo di massimo silenzio, di sconfitta e di sconforto, se avessi avuto un minimo ripensamento e mi fossi voltata per rientrare, so che avrei trovato la porta già sprangata, murata contro il male che rappresentavo. Una volta fuori presi la macchina e nel buio vagai verso il mare con la vista annebbiata dal dolore e dalle lacrime, dal risentimento e dalla morte a cercare sostegno e complicità, sperando che almeno il mare ed il vento mi abbracciassero e mi coccolassero. Una vita insieme fatta di risate, di strada, di dure salite e soste gioiose, di condivisione, di incomprensioni e di chiarimenti, di progetti e di crescita. Tutto finito. Finito. Finito. Io non ero piu’ niente. Non per loro che si erano liberati di me, e forse non ero piu’ niente neanche per me stessa che ormai mi svuotavo ogni giorno di piu’, la mia anima ed il mio corpo che si r... (continua) Millina Spina 20/03/2015 - 14:42 commenti 7 - Numero letture:1300
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Quando papà scacciava via la notte Accordo di SOL settima - DO - LA - FA diesis - FA nel telefono…
Lascio i pensieri neri al buio attorno e quella tristezza rassicurante delle note, rispondo. Un Pronto e chi parla, con educazione. E immagino un sorriso. -Quello che mi sorprende di te è che il dolore, ma anche la rabbia li esprimi sempre con delicatezza. Hai questo modo di entrare nei sentimenti più difficili… “…ha avuto un letto bianco da scalare e un filo/Di luce accesa dalla stanza accanto/Due piedi svelti e ballerini a dare calci al mare/Nell'ultima estate da bambino” -E’ caduta la linea. Indovino… hai ancora Baglioni come suoneria. Sì, tu hai indovinato: sorrido. Mirko D. Mastro 21/07/2021 - 05:43 commenti 3 - Numero letture:597
Quanto dura una amicizia? Quanto dura una amicizia? Dipende da come l’uomo si comporta l’uno verso l’altro? è se invece la stessa domanda la facciamo tra uomo e cane? molte persone dicono che non può esserci una amicizia, anche se il cane è considerato il miglior amico dell’uomo… perché gli animali non hanno sentimenti, sono privi di emozioni, ti fanno le coccole perché gli dai da mangiare ma quando non gli dai più da mangiare ti lasciano e vanno via. È proprio così? Stella e il nome di un cane abbandonato che in breve tempo si fece tanti amici. Non avendo una fissa dimora girava per le strade, si fermava davanti ai negozi e cominciava a ballare, a muoversi in un modo buffo… cercava attenzione per avere qualcosa da mangiare. Alcuni negozianti hanno agito male, mentre altri hanno subito dato qualcosa da mangiare. Ogni giorno puntuale alle nove del mattino era lì che si esibiva… ringraziava chi gli dava qualcosa: si alzava in piedi è con un espressione dolce... univa le due zampine. Mentre il pomeriggio lo trasco... (continua)
donato mineccia 01/05/2015 - 16:31 commenti 10 - Numero letture:1461
Regaliamo un arcobaleno di emozioni a chi vive in bianco e nero. Pensavo a te amica mia… la vita non è stata benigna con te… si dice che a volte sbagliando si impara,
certo indietro non possiamo tornare ma possiamo vivere, perciò: alzati e sorridi al mondo, non è troppo tardi per ricominciare a vivere... iniziamo cercando la positività sul duro selciato della vita....che l'indifferenza calpesta...regaliamo un arcobaleno di emozioni a chi vive in bianco e nero. Dovremmo imparare a sorridere ogni mattina… Dovremmo alzarci dal letto, pensando che questo giorno può essere un giorno perfetto. Non importa se piove… non importa se non ti va… non importano i se e i perché…l’importante è che provi a sorridere, anche quando ti sembra inutile. Siamo noi che andiamo incontro alle cose che la vita ci offre, il primo passo è nostro anche se a volte ci è difficile ammetterlo, addossando piuttosto le responsabilità al destino. Se abbiamo seminato l'Amore prima o poi darà i suoi frutti, ma se non avremo il coraggio di raccoglierli... i frutti ma... (continua) donato mineccia 18/09/2015 - 16:27 commenti 6 - Numero letture:1224
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