RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
LA VITA COME UN RAGGIO DI SOLE Percepisco la vita come un raggio di sole che entra in estate dalla finestra, quel calore mirato sulla pelle che nutre l’anima e la carne.
Lo stesso raggio di sole che se chiudi la finestra si ferma, impossibilitato ad entrare e a scaldare i blocchi di ghiaccio che affaticano il tuo cuore. La vita è così, se la lasci entrare dentro di te puoi ascoltarne il gusto e il calore, se la lasci fuori perdi ogni suo significato, dalle sfumature che fanno male a quelle che danno felicità. Ogni cosa che questo raggio di sole porta è un insegnamento per un percorso migliore.... (continua) ![]() ![]() ![]()
La vita è una scena dove qualcuno ancora interpreta se stesso Con quel vestitino bianco appena sopra
il ginocchio ti adoro, seduta tra i fiori. Ma quando rientri dalla spesa, t-shirt madida sulla schiena e scarpe da ginnastica legate insieme, a penzoloni tra le borse, spossata e coi capelli in disordine amo ogni attimo che mi ha afflitto nell’attesa. Tocchi le gocce con due dita con disinvoltura, ti sposti sotto il getto d’acqua con sicurezza e sollevi appena la testa inclinandola indietro. Ti versi un po’di bagnodoccia sul palmo della mano e ti accarezzi sulle spalle e sul grembo. Versi dell’altro bagnoschiuma sulle mani, e scrivi TI VOGLIO TROPPO BENE sul vetro. E dopo aver spostato una gamba leggermente in avanti, sollevando sulla punta il piede ti chini per insaponarti il polpaccio e la caviglia. Ti aiuto col sapone sui fianchi, intanto stendi le braccia in avanti fino a farmi sentire le tue mani toccare i gomiti, e ti stringo forte per non perderti. Mentre mi appoggi un TI AMO sulle sopracciglia. Mi riporta... (continua) ![]() ![]() ![]()
La vita sussurra In un intreccio di sentieri, nascosti tra le pieghe,
dove scorre il fiume del tempo, e il vento accarezza le siepi, ci troviamo a un bivio, con cuori che fremono e albe che greggi. La vita sussurra, tra sussulti e silenzi, Un passo a sinistra, un altro a destra, Ogni bivio è un mistero, una pagina bianca, Ricorda, caro amico, che ogni sentiero è vita, ![]() ![]() ![]()
Le disparità Amarezza e sofferenza provocano le disparità
In famiglia, negli affetti, nel lavoro, in ogni contesto della vita, della società. Le ferite che lasciano sono buchi per l’anima che professa parità, onestà, stima e integrità. Se le subiamo urliamo all’imparzialità, all’iniquità se le procuriamo ci discolpiamo raccontandoci falsità. f.m.... (continua) ![]() ![]() ![]()
Le gambe titubanti della sedia occupata dalla noia Dopo aver parlato a bassa voce al cassetto
della sua scrivania sotto la finestra aperta sul parco, un’amica lasciò arrivare col vento una virgola del suo bel narrare ricoperta da un impermeabile color della mia matita. Così ho ascoltato il vento cercare la pioggia. La rincorreva oltre le cime bianche, tra i vicoli dei borghi approssimati, lungo la piccola roggia e i corsi d’acqua prorompente, sgorgante da sorgenti ghiacciate, come le mie mani, limpida come gli occhi di chi non teme d’esser giudicato. La cercava, stanco di soffiare, farsi timida pioggerella per potersi addormentare, con lei che sapeva suonare come nessuno mai i tasti del suo pianoforte e tradurli nel perdersi, magari anche solo, nel seguire il volo con i suoi contrasti di un uccellino, lento e poi veloce… lei che aveva mani di cristalli, chicchi gelati, e cuore di zampilli, delicati, come la notte e impetuosi come tempesta. Perché ci si ama così, come tra corde di violoncelli sfregate folleme... (continua) ![]() ![]() ![]()
Le mie nuvole (Spiccioli di riflessione 2/2)
Le gambe titubanti delle nuvole. La sera porta a riva madreperle, una finisce dentro l’occhiello sulla camicia di seta. Così la guardo, e guardo nel racconto sullo scrittoio… nell’occhiello una mamma potè cullare, anche se per poco, il suo bambino. Guardo ancora la risacca dai In quel racconto incompiuto l’omonimia è almeno curiosa dell’occhiello che in linguistica si può dire occhietto. E non può che venirmi alla mente il bambino del pittore contemporaneo Dugaria con lo sguardo verso il cielo… dove le nuvole chiamano a raccolta il tempo. ![]() ![]() ![]()
Le spalle tra le nuvole Questa mattina ho pensato di spiegarmi
come faccio a non scordarti anche senza le tue mani sulle mie spalle al tramonto, e con la tua assenza, latente nell’orlo dei pensieri, in cui appoggiare la testa. Mi chiedevo a che servissero le mie dita senza i tuoi capelli dentro, e come potessi continuare a fare poesia senza le tue, versi da rileggere tra le righe del mio corpo. Ho compreso solo poi che le carezze sono brividi che aspettano solo la delicatezza del tuo nome pronunciato nel modo giusto, col leggero tocco pur nella mancanza dei tuoi piedi su me. E io che ti accarezzo la nuca e ti bacio sul collo. Mentre penso che ci vorrebbe una scarpa che ti fosse degna, e sorrido… mi scrivi “Dei miei jeans mi piaci tu che mi metti le mani dentro le tasche e mi tiri verso te. ...e sarà che quei jeans li indosso solo quando ho voglia di te. O saranno le tue dita tra i miei capelli sempre così spettinati da raccogliere i brividi sulla nuca, come nidi. Come nodi... ![]() ![]() ![]()
Lei non mi abbandona mai La nonna, un torrente in piena,
cercava di rimettermi in marcia, arrivava a sorpresa per trasportarmi prendendosi cura di aiutarmi per tutto il viaggio, sin quando sono stato capace di chiedere aiuto, lei scendeva dalla cima della sua montagna, per farmi compagnia per il tratto di vita che è rimasta, se era necessario mi prendeva in braccio concentrata sul momento per rimettermi in marcia da solo, aggiustava la strada, per tenermi bene in equilibrio, felice della sua nuova creatura, tutta da allevare, armonica dentro e fuori, all’altezza del cuore che pulsava dentro, arrivava di sorpresa, prontissima ad accogliermi fra le sue braccia di felci e di fiori, sinché ha inciampato, anche lei, nella stessa avventura, che mi ha sollecitato e tanto mi ha insegnato!! Tengo ancora ben stretti tutti i suoi saggi e preziosi, consigli, squisiti messaggi, perfettamente ne seguo istruzioni e regole, e anche se a fatica nei momenti, importanti posso ancora contare su di lei, la sento vic... (continua) ![]() ![]() ![]()
Lettera 22 Un uomo con la barba sfatta schiaccia con infinite pause i tasti della macchina da scrivere uno ad uno.
Non credere che voglia incombere sulla tua vita più di quanto possano pesare i consigli: è che l’esperienza è un ombrello a cui solo quando spiove funziona il tasto d’apertura. Balzella in galosce l’ignoranza. Veniamo al mondo nudi e umidicci ragazzo mio, poi le cose peggiorano. L’uomo fuma un’altra sigaretta. Un padre è colui al quale non è concesso utilizzare il proprio telefono, né l’auto, né il bagno. È colui il quale la fortuna visita un’unica volta, e ci si deve far trovare in gabardine di fustagno. Veniamo al mondo nudi, umidicci e affamati; poi, le cose migliorano. Nella Olivetti Lettera 22… Pirandello, infinite maschere e pochissimi volti. Lì accanto nel lettino l’ultima persona al mondo che per un po’ lo crederà senza difetti. Un biglietto, Papà c’è sempre.
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Lettera a dicembre 22 Dicembre stringimi forte al tuo cuore,
stai preparando le valigie, fra poco nel mondo tornerà il silenzio, giusta punizione per chi non ha mai imparato, ad ubbidire, hai allietato le serate, e con dolcissimi canti Natalizi hai voluto salvarci l’anima!! per sincerità, non portarti via anche questi dolci ricordi, senza non ci sarà più possibile neanche sorridere!! Lascia qualcosa che ricordi che sei passato di qui, sii clemente, se il passato è stato quello che è stato, lasciaci scrogiolare all’ultimo sole, del futuro che incomincia dopo di te!! Dicembre, strizzaci l’occhiolino di buone speranze, leva il sigillo alla felicità, e destina a noi tutti i beni di prima classe, mai appartenuti in precedenza, e convincici che l’irriconoscenza verso la tua dolce permanenza, non è il motivo per cui prendi e parti, non ti meritiamo è senza ombra di dubbio vero, ma non ci piace vada via, senza appianare le nostre divergenze, nessuno è stato dolce, come te in passato!!... (continua) ![]() ![]() ![]()
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