RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
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Mani Sono sempre stata affascinata dalle mani grandi e forti, perchè mi facevano sentire al sicuro, protetta. E le tue mani erano così, mani di chi da sempre le usa per lavorare, mani precise, veloci, decise.
Quanto ho desiderato che quelle mani percorressero il mio corpo, che lo accarezzassero, che lo proteggessero. Ma le tue mani si sono sempre dimostrate avare in questo. Ho chiesto, implorato le tue carezze, per anni. Poi ho smesso di farlo, non si può mendicare l'amore tutta la vita. Un giorno però, le tue mani si sono fatte violente, e la forza che portavano dentro, l'hanno scaricata sul mio corpo incredulo. Ho portato per diverse settimane i segni di quei colpi. Il mio corpo era stato ferito. La mia anima, quasi uccisa. Non dimenticherò mai, l'immagine di me riflessa nello specchio con quei lividi, gli occhi lucidi e la paura di non sapere cosa dovermi aspettare. Non dimenticherò mai, la mia solitudine nel portare questo orrendo segreto, per tenerti al riparo dal giudizio degli a... (continua) ![]() ![]() ![]()
Mare e Pongo Le giornate estive ad Antignano, dai nonni, solitamente cominciavano con la discussione con mio fratello, la sera prima, per rimanere, a turno, a dormirci.
A volte capitava la concessione di rimanere entrambi, dormendo uno da capo e uno da piedi nel lettino per gli “ospiti”, che ospiti non erano. La mattinata cominciava con l'odore del caffè che preparava nonna, era l'avvisaglia che la colazione era in procinto di cominciare, dopo la sveglia. ![]() ![]() ![]()
Mare in tempesta. Ci sono giorni in cui tutto ti travolge violentemente come un'onda di un mare in tempesta, per un attimo ti senti gettata con violenza da una parte all' altra e l'attimo dopo, a causa della spossatezza che tanza violenza ti ha messo addosso, giaci sulla sabbia incapace di muoverti come se il mondo abbia deciso di triplicare la sua forza di gravità e di schiacciarti al suolo. Hai la testa rivolta verso il cielo, lo guardi e pensi quanto meraviglioso sia. È un peccato non riuscire a toccarlo,raggiungerlo. Hai le mani nella sabbia, desideri esserci anche tu lì sotto, sparire e non farti più vedere. Hai l'angoscia nel cuore e credi che niente sarà più come prima. Il mare non cesserà mai di avere giorni di tempesta,e tu resterai sempre una pessima nuotatrice e, mentre tu affoghi, il mondo un ottimo spettatore.... (continua)
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MARYBROOKE LA SOAP Carissimi, vi siete mai chiesti cosa si prova a conoscere una persona per chat o comunque sul web, raccontargli di cotte, crude e di speck e affezionarsi e un giorno vederla dal vivo?
Be dopo un anno che ho conosciuto un ragazzo, dopo aver avuto dei periodi un pò come fetta biscottata eccolo lì davanti a me. Sapeva di me come una cartina geografica in un continente Mary uomini e donne, ce posta per te, amici e niente. Il suo sguardo da certosa Philadelphia, misto a perlana mi fa andare verso lui come una scena di beautiful. Si Ridge sono marybrooke abbracciami, eh che scatole con sti occhiali che sbattono, toglili. E ma io non vedo niente toglili tu! Tu non preoccuparti, Mary da vicino vede molto bene i boni con l' occhio da oliva ascolana valutation standing ovation. Ah si capello moro, guance rosse sofficini. Inizio a mettere da you toube la canzone della soap e lentamente mi avvolgo in un effusione da scimmia nascosta alla riscossa. Ma chiamiamo tua mamma dai. Diciamo ... (continua) ![]() ![]() ![]()
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Meteo.it “Psss, 'more...dormi?” sussurra lei, così vicina all'orecchio che lui sussulta
“Che c'è, che succede?” “Niente... dormivi?” “Prima che tu mi svegliassi dormivo sì, e bene!” “Allora scusa, credevo non dormissi...russavi eh, ma pensavo tu fossi sveglio!” “ Eh certo, ci manca che russi anche quando sono sveglio!Eccoci! Quando inizi così mi viene la pelle d'oca! Ormai...dimmi perché mi hai svegliato?” “Niente di importante dai...solo che pensavo a quando ti feci togliere la ringhiera della scala... Ti ricordi quando è stato?” “Eh, a quest'ora non ricordo nemmeno come mi chiamo...ma tu, te lo ricordi giusto?! Anche la data immagino?!” “Non è una colpa se ricordo l'anno di certi fatti! E anche il giorno, a volte anche l'ora! Non è mica piacevole sai questo!” “Ecco, ora ho i brividi, vieni al dunque. Io ricordo solo che dopo aver tolto la ringhiera tutte le persone che vengono da noi e devono salire su...vanno prese per mano!” “Esagerato! Solo le nostre mamme avevano paura... (continua) ![]() ![]() ![]()
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