RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Stupida Paranoia Per la prima volta provo qualcosa per qualcuno.Penso a lei continuamente. Non mi piace stare con gli altri, parlare mi mette a disagio, ma per lei faccio uno sforzo. Provare a parlarci mi terrorizza, anche solo vederla mi fa aumentare il battito. Vado, vinco le mie ansie e le mie paranoie. La faccio ridere ci parlo sembriamo quasi amici. Intanto qualsiasi cosa provassi per lei aumenta sempre di piu, le mi paranoie e le mie ansie aumentano di pari passo. Non faccio che pensare a lei diventa il primo pensiero quando mi sveglio e l'ultimo quando vado a dormire. Lei è sempre piu bella. Continuo a parlarci a farla ridere. Continuo a combattere con le mie ansie le mie paranoie, le mie paranoie le mie paure a volte vinco io a volte vincono loro. Intanto il tempo passa cresce il sentimento crescono le mie paure. Arrivo il giorno in cui mi stanco sto per impazzire non ne posso piu. La messaggio le chiedo se è a casa. Non mi risponde. Inizio a tremare pensando a quando mi risponderà, mesi di par... (continua)
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Suonala ancora, Horacio! Da molto tempo non vedevo un concerto degli Inti-Illimani, dai primi anni settanta, quando rimasero in Italia dopo il colpo di stato in Cile, e facevano concerti da tutte le parti.
Nel 1997 c’era rimasto poco della ventina di anni abbondantemente passati. Alcuni periodi passano e invecchiano più in fretta di altri. Passati i fasti delle feste dell’Unità, trasformate in una sorta di mercatino dove, a parte i ristoranti, si vendeva già di tutto: dal folletto alle magliette di marca fino alle automobili. Si era partiti timidamente con la vendita delle auto con le Skoda e le UAZ, molto di sinistra ma ora le auto erano FIAT, Ford, Opel. Passeggiavo, cercando di arrivare dove era in programma il concerto, all’aperto, con il parco rivolto al mare. Le facce degli spettatori erano attempate. Sì, vero, giovanili, abbronzati come si richiede a Luglio, ma comunque quarantenni e oltre. Non se ne vedeva nessuno più giovane Che cosa vuoi gli Inti non sono più all’apice. Mi ricordavo un concert... (continua) ![]() ![]() ![]()
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Susanna Sedeva al primo banco, davanti alla cattedra, ma non era una sgobbona. Non era il tipo che passava le ore a chinarsi sui libri, a cercare la risposta giusta alla domanda del prof, ma la sua testa era sempre così alta, come se vedesse oltre le risposte. Un misto di sfida e disinteresse che le conferiva un’aura di mistero. La sua postura non era mai perfetta, anzi, sembrava che non fosse mai del tutto a suo agio con la rigidità della scuola, ma la sua presenza, in qualche modo, la rendeva diversa. Si capiva che, anche se non studiava per prendere il massimo dei voti, era in grado di fare qualcosa che pochi altri sapevano fare: farsi notare senza fare nulla di particolare.
Aveva sempre l’aria arruffata di un maschiaccio, con il grembiule nero stropicciato tenuto sganciato davanti, come se non gliene importasse niente. La sua pelle chiara e la carnagione un po' più rossa quando era in movimento erano un contrasto vivace con il suo atteggiamento sfrontato. Forse non le importava della scuo... (continua) ![]() ![]() ![]()
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Testimone Vorrei accarezzarti ma, sono nel dubbio che facendolo possa svegliarti da quel torpore che ti tiene ancorata al cuscino, non farlo, invece, mi fa temere che tu possa pensare che sei sola.
Scelgo di sfiorarti con un dito, lo passo sul dorso della mano. Fa molto caldo, al di là del vetro il torrente è un rigagnolo, un cane si muove sicuro sui sassi, all'asciutto, e ogni tanto corre nella poca acqua, forse abbaia giocando. La finestra chiusa mi impedisce di sentire. Nell'angolo opposto al tuo, la signora aspetta seduta sul letto, è orario di visita. Si passa le mani tra i capelli, e raddrizza la camicia, sgualcita dallo stare a letto. Abbiamo parlato, so che ha pochi anni meno di te. Non ho sentito i suoi passi prima di entrare dalla porta, appare così all'improvviso. È alto, magro, pantaloni e camicia leggera, si sofferma di fronte al letto, avvicina la sedia, prima di sedersi si abbassa e l'abbraccia, capisco che è il marito. Ora, sono uno di fronte all'altra, si tengono le mani, ... (continua) ![]() ![]() ![]()
TESTIMONIANZA DI FEDE IL MIO CAMMINO SPIRITUALE
L’INCONTRO CON LA MADONNA: TESTIMONIANZA DI FEDE
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