RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

L'esperimento


Il tutto iniziò con un incontro assolutamente casuale.
Ero al bar vicino alla facoltà di fisica, stavo prendendo un caffè e vicino a me vidi un tipo che aveva un qualcosa di familiare, lo guardai, poi lo riconobbi.
Un mio compagno delle superiori, Carlo, era il tipo che mi stava difronte.
Parlammo del più e del meno, mi disse che era un docente universitario ed era specialista in qualcosa, non ricordo cosa, nella facoltà lì vicino.
Chiese di me. Gli dissi che stavo lavorando in un ufficio a due passi dal bar.
Passarono i mesi e ci capitò diverse altre volte di incontraci al bar.
Dopo circa un anno dal nostro primo casuale incontro, la mia salute iniziò a dare segnali preoccupanti.
Inizialmente pensai ad un male di stagione ma qualcosa mi diceva di “stare in campana”.
Abitavo da solo in un monolocale, a due passi dal posto di lavoro.
Il mio unico parente era un fratello che abitava a mille chilometri e che sentivo o vedevo raramente.
Non sono mai stato un tipo espansivo, ognun... (continua)

Massimiliano Casula 13/02/2018 - 21:39
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L'immortale


Ricordo che ero in un letto d'ospedale. Immobilizzato, non ero in
grado di parlare, né di connettere efficacemente. Sentivo
vagamente delle voci provenienti dalla stanza, dove ero
ricoverato, che parlavano di un’emorragia cerebrale localizzata
ma devastante. Credo stessero parlando di me, a qualche mio
parente o amico, (penso Claudia) ma non so o non ricordo a chi.
Sono stato trasportato al Pronto Soccorso, dove sono rinvenuto
per pochi secondi, paralizzato completamente; dopo di che sono
svenuto ed entrato in coma. E poi, credo di essere morto.
Comunque se sono morto, non ho provato alcuna sensazione
speciale. Non mi è apparso Dio, non ho visto luci celestiali, non ho sentito voci ultraterrene.
Non mi accorsi subito di essere completamente nudo.
Mi accorsi però di non essere in un ospedale, il letto duro come il
marmo, e coperto da un lenzuolo bianco.
Non avevo cuscini, né indumenti, né alcunché intorno a
me; non c'erano altri letti, né infermieri. Assolutamente
niente... (continua)

Savino Spina 25/06/2016 - 19:06
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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L'OROLOGIO (Cap.1)


Era una mattina come tutte le altre. Robert si alzò, il lavoro lo stava aspettando.
Preparato il pranzo e indossata la giacca, uscì. Tempo di togliere la chiave dalla serratura che..
Robert stava precipitando. Un enorme tubo gli si era presentato proprio sotto i suoi piedi.
Attorno a lui il buio. La gravità continuava a vincere, attimo dopo attimo.
Robert era spaventato. Non riusciva ancora a vedere la fine di quel tunnel.
Dopo qualche minuto infatti smise anche di urlare, e iniziò a rassegnarsi all'idea che doveva andare così.
Quindi, con cura, prese il suo pranzo e si mise a mangiare. Era una scena piuttosto comica.
Si era preparato un sandwich con prosciutto, insalata e pomodoro. Lo afferrava con forza perché
gli ingredienti volan via. Il difficile arrivò quando dovette bere: la solita lattina di cola.
Appena la aprì, fuoriuscì tutta, macchiando il bel vestito di Robert. Male di poco considerando che stava cadendo
nel vuoto da circa venti minuti. Male di poco consid... (continua)

Gabriele Salucci 03/07/2017 - 17:09
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L'ultima invenzione del Professor Portland


E' passato un anno da quando è uscita in commercio la mia ultima fatica.

Non credevo che potesse riscontrare un grande successo, anzi ero alquanto scettico, a distanza di un anno, invece, mi rendo conto di quanto sia stata apprezzata.

L'azienda che ha messo in vendita la mia invenzione non era pratica del mondo dove questa sarebbe andata ad "operare", in base agli studi dei suoi esperti si era stabilito che sarebbe stato possibile ottenere un buon riscontro economico.

Abbiamo iniziato quasi in sordina, il campo dove dovevamo operare era, ed è, piuttosto spigoloso, se posso usare questo termine.

Cosa ho inventato?

Prima di convincermi, il mio amico Hebert, ha impiegato un po', ha sudato le famose sette camicie.

Hebert è un ingegnere, oltre che amico di vecchia data, che ha visto nella mia invenzione una utilizzazione ampia, anche in campo militare.

Ebbene ho inventato un ologramma ad alta densità di energia, detto così sembra non dire nulla, in pratica sig... (continua)


Massimiliano Casula 16/05/2011 - 07:59
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L'ULTIMO DESIDERIO


Quando sentì i primi colpi di martello cominciò ad avere paura. Là fuori, proprio davanti ai suoi occhi, stavano allestendo il patibolo. Probabilmente avrebbero dovuto lavorare sodo per tutta la giornata, se volevano che fosse pronto per la mattina successiva. All’alba gli avrebbero messo una corda al collo e avrebbero fatto il vuoto sotto i suoi piedi. Jack Dester era destinato a lasciare questa valle di lacrime all’età di vent’anni.
Fino a quel momento aveva osteggiato spavalderia e disprezzo. Tuttavia il trascorrere inesorabile delle ore l’aveva in qualche modo ammorbidito. Adesso stava proprio male. Gli era tornato perfino quel dolore al petto che ogni tanto gli faceva mancare il respiro.
Da un paio d’ore il sole risplendeva sopra le case di Roswell, ma ben presto sarebbe calato dietro le basse colline, senza che nessuno potesse arrestarlo.
Lo sceriffo Guzman gli aveva chiesto se, prima di sera, avesse desiderato fare due chiacchiere con il pastore. Lui aveva ris... (continua)

Giuseppe Novellino 08/10/2015 - 19:34
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L'ULTIMO DONO


Nevicava lentamente.
Dentro una casupola all’apparenza spoglia, una nutrita squadra di elfi lavorava freneticamente: tra pochi giorni sarebbe arrivato il Natale e c’era ancora un sacco di lavoro da sbrigare.
Su un enorme tavolone erano posate macchinine e soldatini, gli scaffali erano stracolmi di bambole e i cesti traboccavano di ogni sorta di giocattoli , c’era perfino un angolo pieno di libri. Una squadra di gnomi indaffaratissimi, era a buon punto nella confezione dei pacchetti che man mano riempivano un enorme sacco appoggiato vicino alla porta.
Babbo Natale si stava vestendo e si stropicciava le mani davanti a quella felice attività.
Stava già infilando i guanti , quando l’occhio gli cadde su una letterina che era rimasta bloccata sotto una zampa del tavolo. La prese con delicatezza e la aprì, pensando che avrebbe accontentato facilmente il bambino.
Ciò che trovò scritto ,invece, era decisamente inusuale : vi era espressa la richiesta di una statuina per il presepe, quella d... (continua)

luca scafetta 17/01/2019 - 11:29
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L'UOMO E L'ALBERO


L’ UOMO e L’ ALBERO


Un uomo anziano vive da solo, poco lontano dal centro abitato, ma da parecchi giorni non riceve più notizie del figlio Giovanni, medico senza frontiere in missione in Africa. Riceve spesso brevi telefonate e lunghe lettere in cui si dilunga a descrivere miseria, violenza e morte e dell’aiuto che cerca di offrire, insieme ai colleghi, alla gente locale.
L’ansia lo fa star male e in attesa di notizie, chieste agli uffici di riferimento, passeggia per i suoi campi, coltivati da lui fin dalla gioventù, ma si spinge oltre, ammirando quello straordinario paesaggio, inoltrandosi in un boschetto con l’animo disperato. Si ferma ai piedi di un olivo monumentale dalla lunghissima vita, piangendo in cerca di un conforto. L’albero si agita mosso dal vento e sembra percepire la sua paura, una luce argentea sembra attorniarlo e una voce profonda lo invita a raccontargli tutto. Sembra una anima saggia, un patriarca della natura pronto ad aiutare un uomo avanti negli ann... (continua)


Patrizia Lo Bue 23/10/2019 - 10:15
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l'uomo e la bestia


Opera non ancora approvata!

Cristian Boffa 17/11/2016 - 20:42
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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