RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

LA VIA DEI CAMPI - Parte 3 di 4


Qualcosa o meglio qualcuno lo riportò fra loro per un improvvisato brindisi, scusandosi poi di dover andare in bagno per colpa del vino, avanzando però nella folla di gente per non perderselo di vista, sentendosi dire “ma guarda che il bagno è dentro, non da quella parte!”. Si promise comunque di contattarlo al ristorante durante le portate, ma l'alcool lo fece momentaneamente distrarre dalle proprie promesse/ansie o smania di contattarlo per riferirgli di averlo finalmente – visto – finché non vide sul suo profilo la foto di Liuk in piazza, così da commentargli del fatto che anche lui, casualmente c'era – testimonianza le foto che caricò del matrimonio davanti al comune. Con questo Liuk rimase così in contatto per tutta l'estate, tentando di poterci uscire insieme semplicemente per bere qualcosa, stare in compagnia, parlare con qualcuno della propria età. Ma inutili furono tutte le proposte e le richieste che gli scrisse – non lo vide più, neanche al Palio in settembre, e in agosto se... (continua)

Pietro Valli 05/05/2022 - 17:07
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LA VIA DEI CAMPI - Parte 4 di 4


Una zona, un volto – ma senza avere in mano nulla di concreto, manco un cognome da recuperare al citofono. Ritornò sui suoi passi, rifacendoli per altri 2 venerdì di fila senza più ritrovarlo. Ormai era diventata un'ossessione per Peter – lo stalking – seppur in “buona fede”, come si scusava sempre, all'Innominato. Il terzo weekend, di sabato però, girando a vuoto sbronzo dopo essere stato al solito bar, ritrovò il ragazzo “nerd” (-che però sembrava l'attore di Twilight!) in un giardinetto fuori P., non lontano da dove l'aveva seguito la prima volta. Se ne stava tutto solo seduto sopra lo schienale di una panchina di legno, in mezzo agli alberi. Peter, vedendolo, appoggiò la bicicletta, e balzò di albero in albero per avvicinarsi a lui. “Tu valli a capire 'sti ragazzini...” si ripeté, sorpreso nel vederlo nuovamente in giro tutto solo, questa volta alle 2 del mattino. Non sapeva cosa fare, ma non volle sprecarsi un'altra occasione – e quando sarebbe capitata ancora? Quando si sarebbe f... (continua)

Pietro Valli 10/05/2022 - 18:38
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LA VISITA


La porta si aprì. Lei entrò. L'abito nero del lutto conferiva alla sua figura un'ancor maggiore bellezza, alta distruttura esile, il caschetto di capelli chiari le illuminava il viso dalla pelle chiara, quasi trasparente. Quello che più colpiva erano gli occhi: scuri e vellutati, lucidi di un pianto recente. Non dissi nulla, l'abbracciai, la tenni stretta a me come una cosa preziosa che ha bisogno
di essere custodita e messa al riparo di ogni male. Perchè di male ne aveva già avuto tanto.
"Vieni" le dissi, "siediti qui vicino a me, vorrei tanto aiutarti, esserti di conforto, ma l'unica cosa sicura è che ti sono da sempre amica, le parole contano poco e se vorrai
aprirmi il tuo cuore io sono qui".
Era parecchio tempo che non ci vedevamo, avevo saputo da alcuni amici comuni della disgrazia accaduta al bambino di Elsa, le avevo telefonato ma vale tanto poco.
Il suo ritorno qui al paese dove è nata e cresciuta mi fa pensare ad un suo bisogno di riprendersi un poco ... (continua)

Lucia Ghitti 27/03/2012 - 15:03
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Le malelingue


La mia amicizia con Fernanda, lei amica cara di Sara, mia moglie, non è mai stata un fervore d'amore, ma solo affetto amorevole, famigliare. Io amo tanto mia moglie, e tanto stimo l’amicizia di chi merita di essere stimato. L’avvicinamento con Fernanda ebbe inizio il giorno che Sara fu colta da un malore, diagnosticato incurabile. Fu così che Lina, la nostra bambina, venne accudita per alcuni mesi da Fernanda. Ma grazie a Dio e la scienza d'oggi tutto andò per il meglio per Sara, e con Fernanda saldammo un forte affetto famigliare, l'opposto delle malelingue.... (continua)

Salvatore Rastelli 01/06/2017 - 18:52
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Lettera


Caro amico, abbiamo tante cose in comune, è mi dispiace quando mi dici che non riesci a smussare il tuo carattere di uomo duro, ché non riesci ad esprimerti come vorresti, specialmente con chi ti sta vicino. So che ami la tua compagna più di ogni cosa, più di te stesso! ma non basta… lo devi dimostrare! devi tirar fuori le parole che pensi veramente… quelle che vorresti dire, ma che restano sulla punta della lingua, che fanno male, per non essere state pronunciate.

Perché farti del male, non nasconderti dietro a, tanto lei mi capisce… è qui che sbagli! lei vuole sentirti dire che l'ami, guardandola negli occhi! E no restando muto aspettando che sia lei ad avvicinarsi a te. Se lei lo fa! è solo perché ti ama… ma: per quanto ancora la devi far soffrire? Ancora non hai capito che l’amore non è scontato? Che la vita in coppia è condividere i sentimenti, senza aspettare che l’altro fa il primo passo?. Mi dispiace, ma non sono d’accordo anche quando dici: “non posso ... (continua)


donato mineccia 03/03/2018 - 20:10
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Lettera a un amico malato


Caro amico mio sono giorni che provo a chiamarti a telefono, ma non mi rispondi… so che sei afflitto e non vuoi vedere nessuno … ti prego di leggere attentamente, se non l’ho vuoi fare per te allora fallo per me non permettere alla tua malattia di avere il sopravento, non lasciarti andare, affrontalo con l’umorismo… provaci, è efficace, e una
qualità che consente di far fronte alle situazioni in modo costruttivo, anche in circostanze sfavorevoli. Quando svolgiamo le attività di tutti i giorni l’umorismo e le risate ci permettono di non esaurire le nostre energie, di alleviare la stanchezza e di evitare l’autocommiserazione” Naturalmente ciò che fa ridere varia da persona a persona e da cultura a cultura. Perché come la bellezza dipende dai gusti dell’individuo, anche il senso dell’umorismo è soggettivo.

Ma indipendentemente dalla cultura e dall'educazione ricevuta, spesso l’umorismo è
un mezzo efficace per comunicare e un buon modo per sfogare l’ansia, la tensione e l’insicur... (continua)


donato mineccia 29/12/2014 - 17:57
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Lettera a un amico malato 2


Caro amico mio, sono giorni che provo a chiamarti a telefono ma non mi rispondi… so che sei afflitto e non vuoi vedere, sentire nessuno … ti prego non cancellarla questa email ti dico solo di dagli un occhiata! leggila nel nome della nostra amicizia. Se non lo vuoi fare per te! allora fallo per me.

Tu sai del mio problema con la salute… hai forse dimenticato che sei stato tu a tirarmi su? Ti prego dammi la possibilità di aiutarti. Le mie condizioni, la lontananza non mi permettono di vederti ma non per questo non posso aiutarti! io grazie a Dio… a te ho reagito! Quando i cattivi pensieri vogliono buttarmi giù scrivo… ma la cosa importante è l’umorismo. Cosa centra? È una qualità che consente di far fronte alle situazioni in modo costruttivo, anche in circostanze sfavorevoli come lo siamo noi.
Per esempio quando svolgiamo le attività di tutti i giorni l’umorismo e le risate ci permettono di non esaurire le nostre energie, ci aiuta ad alleviare la stanchezza e... (continua)


donato mineccia 03/11/2016 - 18:11
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Lettera ad un ex amico


Ti conobbi durante il servizio militare. Ricordi? Io stavo in sala radio, pallido e malato, in mezzo agli spifferi di corrente, con una coperta addosso perchè faceva un freddo cane... e ti sembrai così ridicolo che per mezz'ora continuasti a ridere. Poi mi dicesti che ti sembravo così pietoso che le tue non erano lacrime di riso ma di dispiacere.

Dopo qualche tempo eravamo in giro per Catania in cerca dello scuba. Poi quando ti scassinarono l'armadietto e ti rubarono tutto, io fui al tuo fianco, ti accompagnai dal ferramenta a comprare il lucchetto più grosso, pesava quasi un chilo quel lucchetto!

Dopo il congedo, ci ritrovammo a ricordare i vecchi tempi. Ricordi le nostre incursioni a Monreale? Non pagavamo mai il biglietto dell'autobus... e le discussioni infinite sui libri, sui registi: una volta fummo capaci di parlare per ben due ore del film "Lanterne rosse"... e quando impazzivamo per la cantante Bjork? (la cinese cibernetica, dicevi).

Quando tua sorella pu... (continua)


Vincent Corbo 27/04/2016 - 08:01
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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