RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

ADIOS AMIGO


Cominciai a sospettare che ci fosse qualcosa di strano quando, verso sera, sbirciai mia nonna in cucina intenta a grattuggiare tutto quel pane secco.
Navigai tutta notte in balia dei dubbi, cavalcato dalla curiosità che si intrufolava fin sotto le lenzuola finchè, al mattino, dopo colazione, mia nonna mi consegnò una teglia piena del pane grattuggiato la sera prima al quale aveva aggiunto abbondante parmigiano, sale, pepe, noce moscata ed anche qualche foglia di alloro, e mi ordinò: “Ora vai...e mi raccomando: piena fino all’orlo!”.
Prima o poi doveva succedere e, in quei giorni, ero molto triste pensando a cosa sarebbe successo e, ora che il momento era arrivato, uscii di casa piangendo a dirotto.
Quando arrivai alla casa del mia amico Franco erano già tutti là, a ridere e scherzare. Qualcuno doveva esserci andato giù pesante con il bottiglione. E non erano neanche le dieci del mattino.
D’altronde quello era un giorno di festa. Per tutti, ma non per me, ovviamente, e neanche per l... (continua)

Paolo Guastone 11/10/2023 - 12:54
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Al responsabile lavoratore


Al Responsabile lavoratore Renato Zanghi

Oggi 31 Dicembre 2011,
dopo 41 anni di lavoro, lasci materialmente la tua scrivania ad altri ma visto che essa è qui e resterà qui, ti chiediamo di non togliere da lei la tua cultura, la tua serietà, la tua professionalità.
Tre qualità veramente uniche che hanno contraddistinto i tuoi anni di servizio, nel dare il massimo non solo verso l’amministrazione ma anche nei rapporti umani con i colleghi e le colleghe.
Dobbiamo dire veramente : grazie Renato! o meglio grazie a Zanghi che ha guardato verso la modernità sempre, oggi si lavora in sintonia con la tecnologia e il risparmio.
Da domani sentiremo molto la tua assenza, specialmente quando gli apparati fax e telegrafici terminano il lavoro di trasmissione e nel controllare prima di archiviare,
nessuno di noi trova “ errori ” che solo tu vedevi!
Sappi comunque, che ogni qualvolta avremmo dei dubbi e perplessità sul significato di frasi o parole che sentiamo, leggiamo o scriv... (continua)


Luciano Patacchiola 29/10/2015 - 10:00
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ALCHIMIA


C’era Mark, c’era John, c’era Luke. Così si facevano chiamare dagli amici, Marco, Giovanni e Luca, quand’erano adolescenti. E mancava giusto un Matteo per formare gli apostoli dei 4 vangeli canonici. Ma loro erano tutto tranne che dei santi. Nonostante le loro diverse personalità, e i guai che combinavano a scuola e in giro per il paese, erano ragazzini molto fedeli tra loro; c’era un misterioso legame, un’alchimia, che li rendeva veramente speciali quand’erano insieme, e nessuna causa-effetto li poteva separare. Erano un tutt’uno. Quella grande fortuna che solo il tempo dagli inizi ti sa regalare, l’Amicizia. Fino ai 19 anni, quando il destino li separò per sempre, anche loro credevano che l’amicizia, così come la vita stessa, fosse eterna.
Marco, alto come un campanile e robusto, di educazione ferrea e rigorosa. Non prendeva alcuna bizzarra decisione, ma la seguiva come sfogo all’imponenza del padre medico. John, il ragazzo nostalgico dagli occhi di ghiaccio ma non per questo pieni ... (continua)

Pietro Valli 12/03/2017 - 20:18
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Alexander una storia vera


Alexander… un grande! (Una storia vera)

Scese dalla corriera e si diresse verso la casa di mio padre. Io e mia moglie lo attendevamo speranzosi sull’uscio.
«Ma è un ragazzino!» esclamai sconsolato, vedendo avanzare un ragazzo alto e magro, poco più che ventenne.
Zaino in spalla, cappelli e occhi nerissimi, carnagione olivastra e sorriso splendente; così ricordo Alexander venire verso di noi. «Non ce la potrà mai fare», sentenziai deluso, rivolgendomi a mia moglie.
«Non possiamo mandarlo via così… Proviamo per un paio di giorni, poi decideremo», mormorò lei.
No, non mi avrebbe deluso quel ragazzo, e quando se ne andò, lasciò un gran vuoto nei nostri cuori.

Novantatré anni vissuti alla grande, poi, quel maledetto anno la mazzata che atterrerebbe un elefante. In primavera la perdita della moglie. In autunno il colpo di maglio definitivo: la perdita dell’amata nipote.
E con l’avvento del nuovo anno il crollo. Attacchi di panico che lo spingevano a correre fuori di casa in piena... (continua)


vecchio scarpone 22/10/2018 - 19:19
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Ambizioni sportive


In televisione discutevano sulla futura sede delle Olimpiadi e io ascoltavo incuriosito. Intervenne Claretta:
- Ma la prossima volta non sono a Londra?
- Sì, adesso stanno decidendo la città che ospiterà la successiva edizione.
- Mi piacerebbe partecipare come atleta…
- Clara, sai quanti anni hai!?
Lei si fermò, mi si parò di fronte, mani sui fianchi e sguardo furente:
- Perché, non ci sono sport per la mia età?
- Mmah… forse la carabina!
- Io dico uno sport “vero”! Ad esempio una staffetta con le mie amiche!
- Amiche? Tranne Tea e Sandra, tu non hai amiche!
- Non è vero! Ad esempio c’è Piccola Ketty!
- E che sport può fare quel tappo? Tutt’al più la timoniera nelle gare di canottaggio! Senza offesa per i bravi timonieri, ovviamente.
La mia Clara non ribatté e io dimenticai quello scambio di battute.
* * *
La domenica mattina ci sedemmo per la colazione: Clara aveva davanti un uovo “a la coque”, mozzarella, yogurt e spremuta di arance. Niente pane o affini. L... (continua)

Michele Fiorenza 12/01/2015 - 15:32
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AMICHE


La mulattiera, dopo un tratto impervio, iniziava a digradare. Martina non aveva dubbi: quella discesa l’avrebbe condotta al mare. Non poteva mancare molto, non era salita così tanto.
L’aria era la stessa che si respirava a valle anzi, addirittura più stagnante. Il bananeto che stava attraversando sembrava soffiarle addosso il suo respiro umido, ma quando s’azzardava ad uscire dall’ombra delle palme, il feroce sole tropicale le faceva immediatamente rimpiangere l’alito di banana. L’aperi-cena in piscina probabilmente era già cominciato.
Che razza d’idea, andare a correre! Fuori dal villaggio, poi! Dove credeva d’essere, a donna avventura? E sì che lo sapeva che quando Dio aveva distribuito l’orientamento, lei era in coda per il fascino e aveva mancato l’appuntamento! Avrebbe dovuto dare retta a Susanna. Persino quell’oca era stata abbastanza saggia da sconsigliarle di allontanarsi! Susanna… Martina sentiva che in quel momento l’animatore, come si chiamava… Pier, Peter… uno di quei n... (continua)

Roberto L 10/04/2018 - 12:29
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AMICI (prima parte)


Mentre Pietro era alla ricerca del “Gatto e la Volpe”, i due ragazzini che aveva conosciuto un pomeriggio di Primavera per i sentieri della cava nei pressi della frazione del proprio paese natale, si ritrovò per caso una sera al baretto della città. Puntando Quel paesino sperduto, circondato da campi, decise di fissare lì, la propria definizione – lasciando alle spalle il dolore e tutti gli insuccessi “sociali” che lo avevano afflitto. Per prima cosa incominciò col ripulirsi l'Anima andandosi a confessare. Non si sentiva a posto con se stesso. La pace era ancora lontana dal suo “centro”, così pensò fosse cosa giusta ritirarsi nella chiesa del paese nei momenti morti – quando c'era Silenzio – non senza una sana chiacchierata col prete. Ma quale sana? Quasi invitava i ragazzi a cannarsi! “Massì, 2 o 3 cannette leggere non fanno mai male a nessuno!” facendogli alzare di scatto la testa, a Pietro – allibito – inginocchiato nel confessionale di una chiesa completamente deserta, quasi diment... (continua)

Pietro Valli 03/11/2019 - 18:35
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AMICI (seconda parte)


Ritornato sulla strada, maledicendosi, e nuovamente solo, decise di arrendersi (-tanto la figura di merda giornaliera l'aveva già fatta!) e di ritornare a casa, questo non prima di aver controllato un'ultima cosa: il cognome sul citofono! Sapeva dove abitasse “il ragazzo dell'Ape”, e voleva verificare il cognome per cercarlo nuovamente su Instagram, dato che la foto scattata all'oratorio con la lista dei nomi l'aveva persa – ed era poi infinita! Sapendo esattamente dove abitasse, vedendo sempre parcheggiata fuori la sua Ape, arrivò davanti alla cancellata in 2 minuti con passo andante – ancora energico. Ma grande fu la sua illusione: il citofono c'era sì, ma non c'era trascritto alcun nome – era anonimo! “Accidenti!” esclamò Pietro, sbattendo la propria schiena sulla cancellata, arrendendosi definitivamente – affranto. Poi pensò che forse era meglio allontanarsi da lì... uscito dalla via, il suono familiare di un motore in arrivo gli fece cambiare immediatamente idea nonché stato d'ani... (continua)

Pietro Valli 08/11/2019 - 20:13
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AMICI (terza e ultima parte)


“Dove diavolo si è cacciato?” si domandò continuamente Pietro, senza un briciolo di fiato, così da arrendersi e scattare nella frazione per non perdersi la serata al bar. Ma fu proprio ad un incrocio sopra la salita all'ingresso del paese che i 2 ragazzi si scontrarono: Pietro era il solito a passare gli incroci senza guardare, così avanzando oltre lo stop, lo prese in pieno, volando entrambi dalle proprie biciclette. “Ma dico, sei impazzito?!” gli urlò dietro, il ragazzo. “Pazzo sì, ma non ho fatto apposta a venirti addosso, sai?” si scusò, Pietro, sinceramente. “Eh, l'hai fatto per davvero appunto... no, aspetta un attimo, ma tu sei quel ragazzo del sabato mattina, quello di cui ho sempre l'impressione che mi stia seguendo...” sospettò. “Ehm, scusa – devo andare!!” tirandosi su la propria bicicletta e echeggiando mentre si allontanava: “Credimi non voglio nulla da te, non voglio farti niente di male...”. “Ma che tipo questo qui!” borbottò. E la presentazione vera propria arrivò un sa... (continua)

Pietro Valli 14/11/2019 - 21:21
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