Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Il contenitore di sentimenti Mi sento un contenitore di sentimenti. E' come se il mio corpo fosse costituito da milioni di flaconcini al cui interno, al posto delle medicine, si conservano i sentimenti più svariati: nostalgia, affetto, stupore, timore reverenziale.
Piccole fiale al posto degli organi vitali, liquidi sentimenti invece che sangue e linfa. La possibilità è che, ogni tanto, qualche fiala si possa rompere, perchè di vetro, e il contenuto riversarsi ovunque. Quel che c'era dentro se ne va in giro e prende il sopravvento su tutto. Allora è il caos: immaginate un unico sentimento che s'espande, s'ingigantisce come un'infezione, se è la paura a prendere piede cosa succederà? Comincerò a tremare, a battere i denti, mi chiuderò in me stesso, non avrò fiducia, sarà la fine. Se, invece, sarà la fiala della compassione a rompersi, diventerò un santo, di quelli attivi, nessuno mi potrà impedire di aiutare l'umanità e se vedrò un cagnolino abbandonato, lo prenderò e lo curerò amorevolmente. Come fare per e... (continua) Vincent Corbo 15/02/2017 - 08:35 commenti 1 - Numero letture:1093
Storie C'è stato un tempo in cui mi affascinavano porti e stazioni ferroviarie. Luoghi di passaggio che raccontano tante storie, dove gli odori e l'alternarsi delle stagioni assumono connotati sempre nuovi. Al contrario rigettavo aeroporti e centri commerciali: i primi perchè a volte trasmettevano addii troppo marcati, i secondi per il loro aspetto di finte cattedrali del capitalismo e del consumismo.
La stazione di Roma Termini è il luogo per eccellenza dove la vita passa e si dissolve: una città nella città, un imbuto, un detonatore, la tranquilla sala d'attesa dell'umanità in calore. Potresti passare una vita intera in un luogo così e scoprire, alla fine, che la vita non ha senso: tutto cambia per restare immobile, immutato. Quante storie! La bellezza di scegliere una pizza al taglio scelta con maniacale cura, la possibilità d'incrociare la bellissima imperatrice di uno stato africano o la diva che cerca nel treno una meravigliosa evasione. Ricordo i coloratissimi vestiti di una donn... (continua) Vincent Corbo 23/03/2017 - 07:58 commenti 2 - Numero letture:1077
Piccola Atene Leonardo Sciascia era solito passeggiare lungo il corso principale di Caltanissetta, soffermandosi a gustare la pasta di mandorle e i taralli all'interno del caffè Romano. Poco distante c'era la sede della casa editrice di Salvatore Sciascia, uno dei luoghi della cultura italiana del Novecento. Malgrado l'omonimia, il grande scrittore non era neanche lontanamente imparentato con l'editore, ma si son trovati a collaborare per puro caso. Nell'istituto magistrale frequentato da Leonardo Sciascia insegnava un altro grande della letteratura, Vitaliano Brancati.
Quel giorno il caso mi portò nei pressi del vecchio istituto magistrale, la chiesa era chiusa, i gradini consumati dal tempo. Caltanissetta era chiamata "la piccola Atene", i fantasmi dei grandi letterati che hanno fatto grande la mia piccola città, avrebbero voluto che questa terra non fosse collassata su se stessa, come è accaduto. Eppure, qualcosa rimane di quel ch'è stato. Lo sento e forse, probabilmente, lo sentira... (continua) Vincent Corbo 05/05/2017 - 07:39 commenti 3 - Numero letture:1191
Il fascino della parola esistenzialismo L'esistenzialismo è un pasticcio di teorie. Ci dobbiamo arrendere al fatto che una singola parola abbia fascino e per questo motivo venga issata a vessillo, una sorta di bandiera che, sventolando sulle masse, ne determini un innalzamento dello sguardo.
Mi sono spesso interrogato sul perchè, nel corso della mia vita, mi sentissi "esistenzialista". In primis, perchè ho letto Camus, una specie di guida spirituale e poi perchè ho sempre cercato un senso alla mia vita, che non ho mai trovato. Per questo, vago nel mondo alla ricerca di qualcuno o di qualcosa che sia pienamente capace di farmi innalzare lo sguardo. Non tutti nascono per essere infelici nè tantomeno per interrogarsi su questioni spinose...e vivono da dio! Felici, contenti, sempre in cerca dell'amore (o del sesso!), fino a quando qualcosa non li costringe a sbattere il muso per terra. Io penso che la mente abbia dei limiti e, tentare di valicare ciò che non potrà mai essere valicato, comporti infelicità permane... (continua) Vincent Corbo 11/05/2017 - 07:39 commenti 4 - Numero letture:1132
Rohmer, Truffaut, Garcia Lorca e altre stronzate Lei rimase stupita che conoscessi "Il raggio verde". Non il libro di Verne ma il film di Rohmer, classe 1986.
Il film è uno di quelli che non si dimentica. Parla di solitudine in una Parigi estiva svuotata e surreale. Poi, lei, mi confidò i suoi tormenti amorosi: era una donna fragile che, al suo interno, ardeva di un fuoco glaciale. Mi disse che amava anche il cinema di Truffaut e, mentre lo diceva, i suoi occhi s'illuminavano di quel fuoco. Secondo te, gli chiesi, cosa cerca la rosa nella poesia omonima di Garcia Lorca? "L'amore" rispose di getto, sicura di sé. Aveva studiato lettere, aveva scritto una poesia sulle pietre. La sua anima era simile a una pietra, e la mia di soffice ovatta.... (continua) Vincent Corbo 28/06/2017 - 08:55 commenti 2 - Numero letture:1062
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