Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Mio cugino Rodolfo Nei miei verdi anni, esattamente nel periodo dell'adolescenza, ricordo che c'era un po’ di pudore nell'esporre certe cose, figuriamoci a farle. Ma intendiamoci, noi ragazzi avevamo comunque una mente curiosa e di certo non eravamo bianchi come meloni, (frase idiomatica utilizzata dalle mie parti) difatti ci si parlava di sesso, ci si scherzava sopra oppure ci si confrontava con una certa genuinità o ingenuità. In buona sostanza determinati concetti/preconcetti che avevamo su tematiche di matrice sessuale si orientavano sul bisogno di vivere le nostre libertà nel giusto modo; lo scoprire e il mettere in pratica avveniva in maniera così naturale, senza fretta.
Ciò non accade in generale nei giovanissimi di oggi. Si vestono e si atteggiano da grandi pur non essendolo ancora nonché appaiono più spigliati e audaci. A tal proposito vorrei narrare un aneddoto. Alcuni anni fa, in una Domenica di Pasqua, io e la mia famiglia ci recammo nella casa di campagna dei miei zii per pranzare da loro.... (continua) Giuseppe Scilipoti 20/06/2020 - 13:19 commenti 8 - Numero letture:1393
Esame di maturità Che ricordo avete dell’esame di maturità? Nel mio caso trovare un aggettivo adatto mi risulta impossibile.
Frequentavo l’ I.P.S.I.A. (Istituto professionale per l'industria e artigianato) ed ero stato presentato con dei voti abbastanza buoni, tranne nelle cosiddette materie di punta: Matematica e Elettronica. In entrambi i casi, nel corso dei cinque anni delle superiori, nonostante cercai con umiltà di impegnarmi i professori non furono propensi ad aiutarmi, specie Marco Aquilino che insegnava la seconda materia citata. A tal proposito i due o i tre mi venivano assestati senza pietà e il peggio di me lo davo nelle interrogazioni orali. Ma non ero il solo, gran parte della classe aveva la stessa e identica rogna. All'epoca, sulle note di ‘Azzurro’ di Adriano Celentano, al professore poco prima che entrasse in classe, noi studenti gli cantavamo una parodia e di cui ne riporto uno stralcio: «Aquilino che quando vieni il cielo è sempre grigio… per me, mi accorgo di non avere più risor... (continua) Giuseppe Scilipoti 10/01/2017 - 13:38 commenti 8 - Numero letture:1312
Porco mondo! Non desidero cambiare il mondo ma pretendo che il mondo non intacchi oppure stravolga il mio di mondo.
Il mondo mi giudica per via che vivo di sogni e non di realismo. CRUDO realismo, in verità. Perché non posso sognare? Minchia, a tal proposito (de)canta persino Tiziano Ferro che è considerato un Dio della musica italiana, precisamente nel brano “Non me lo so spiegare”: --- Ti permetto di sognare… --- Quindi se è permesso sognare per quale motivo si pone il problema? --- Non me lo spiegare… --- Insomma, ognuno di noi viene al mondo con l'intento di sentirsi libero e, chi lo reputa necessario, di sognare nella maniera più opportuna, perciò mi sento in dovere di chiedere qualcosa al signorino. Giuseppe Scilipoti 22/05/2017 - 23:03 commenti 13 - Numero letture:1233
Pace "Persone che potresti conoscere": Silvia Cubisino
--- «Wow! Chi è ‘sta fata?» esclamò Luigi mentre bighellonava su Facebook con il computer. Tutto allupato si sfregò le mani e come un delfino curioso si tuffò nel profilo di quella ragazza dal caschetto biondo e dagli occhi verdi. Giuseppe Scilipoti 17/01/2017 - 15:29 commenti 23 - Numero letture:1297
Il caffè della suocera Eccomi vicino all’abitazione di Miriam, la mia fidanzata e nonostante il traffico, sono riuscito ad arrivare senza intoppi. Oggi, essendo sabato sera, qui a Catania, c’è l’immancabile via vai, a momenti peggio di New York.
Stasera io e Miriam, abbiamo una pizzata assieme a un gruppo di amici al “Pizza & Filibustieri”, un locale a tema ovverosia un suggestivo galeone sul mare attraccato ad un pontile con tanto di camerieri vestiti da pirati e con l’arredamento interno squisitamente antico. Degno di nota anche il curioso cartello esposto all’entrata: --- Non si fa credito a nessuno, si prega di non insistere, altrimenti vi daremo in pasto ai pescecani! --- A parte l’originalità del posto in questione, si mangia divinamente, tant’è che si è rilevato necessario prenotare due settimane prima. Parcheggio, scendo dall’auto, suono il citofono e ad aprirmi c’è la signora Maria, la mia cara suocera, ed una volta salito al secondo piano, la trovo ad attendermi davanti alla porta d’ingr... (continua) Giuseppe Scilipoti 26/10/2016 - 15:07 commenti 18 - Numero letture:1437
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