Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Pagina d'amore Mattina di lavoro, gli arnesi obbediscono a mani capaci, solito slalon tra pensieri e conti ad un tratto il telefono squilla. - Pronto, chi parla?- Massimo, sei tu?- Si, sono io. Sono Daniela, la parrucchiera-!
Brividi lungo le braccia si evidenziano nell'emozione di una voce cullata nel ricordo di un tempo passato che non ho mai dimenticato. Ancora morbida era l'età di una gioventù nel tempo che fu. In un lampo quel che poteva diventare e che non è stato è tornato alla ribalta. Troppo bella per me che non ho saputo ripararti dagli attacchi... Per me eri il sogno, per altri il bersaglio. Mentre ti parlo, ancora incredulo ti rivedo davanti a me, mentre i miei occhi speravano di incrociare i tuoi. Bellissima, eri il ritratto dell'amore. Mi bastava la tua vicinanza... e non capivo che la teoria non bastava. MORBIDA ERA L'ETA'! Non so misurare il grado dell'emozione che hai sprigionato quando ho sentito il TUO nome. Avrei voluto restare al telefono per ore,p... (continua) Massimo Tovagli 03/01/2019 - 15:09 commenti 3 - Numero letture:922
RIFLESSIONE CON LA REGINA SOLITARIA Ciao Luna, ti aspettavo, ben tornata sul trono stellato. Con Te stanotte entrerò in un sogno incantato. Avrò al mio fianco la Fata Fantasia che per magia scagiona nel corpo dei viventi notturni quel fascino malizioso che unisce i profumi. Potrò baciare per una notte la Serenità per conoscere che sapore ha. Per poi custodirla geloso come non prima. Non so che incanto fai,solo tu lo sai. Fai brillare montagne mari e fiumi se poi strizzi l'occhio di notte possono cadere anche i costumi.Se poi diventi "rossa" ispiri versi non comuni. Sei splendente, alleata di amori nati e complice degli amanti. Ma scura e invadente per ch... (continua)
Massimo Tovagli 19/01/2019 - 09:58 commenti 5 - Numero letture:912
ricordo che... Mi sono alzato col vuoto dentro senza ascoltare il sole in un giorno d'estate. HO CAMMINATO SENZA META IGNORANDO IL MONDO. Mi sono seduto sulla sabbia, ma non sentivo la brezza del mare mossa dal tramonto. Ho immerso la mente in un banco di nebbia che annullava i sentimenti. L'ho voltata, ma lo sguardo avanti nel vuoto senza cercare niente, nè domande nè risposte.
Solo col silenzio della vita che cullava il mio battito. D'un tratto un lampo, una vibrazione interna. Il potere di un sorriso, la forza di una sguardo... il muoversi dei capelli sfidare l'aria. Ritrovo il profumo perso nel nulla, il fascino delle emozioni. Riapre la pelle al sudore, il vento leggero mi accarezza facendomi respirare. La nebbia si dirada a poco a poco. Sento il mio cuore palpitare ... (continua) Massimo Tovagli 22/02/2019 - 17:07 commenti 5 - Numero letture:973
ricordi d'infanzia. Mi ricordo da bambino quando bastava legarsi al dito un palloncino, per farci nascere un sorriso. O quando andavamo alla "Casetta" dalla nonna a far merenda. Ed era per tutti una grande festa. Ripenso quando avanti l'alluvione correvamo per la strada dietro ad un pallone, sognando un giorno d'assomigliare ognuno al proprio campione. Rivedo quando mamma ci portava all'Albereta non curando il caldo che faceva per pescare su quella riva dell'Arno dove il mio naso al posto del pesce hai allamato. Ricordo anche il paesino di montagna, dove quel Prete simpaticone tra una messa e l'altra rideva con noi a far la "PENTOLACCIA".
Ci rivedo volentieri in quattro sulla lambretta, altri tempi, adesso non farebbe tenerezza. O quando litigavamo per un gioco perchè volevi vincere ad ogni costo. Ma ci siamo voluti bene allora come del resto ... (continua) Massimo Tovagli 08/03/2019 - 16:13 commenti 7 - Numero letture:982
Al ristorante.... Vide l'oste arrivar la coppia senza parlar a seder per magnà. I volti spenti con lo sguardo di chi se sta a sopportar. -Eh no, così non se fa-, disse a se stesso. Ora ci penso io a farli scaldar. - Signori ben arrivati, buon giorno, che ve posso portar-? Gli occhi si unirono ma senza voglia di parlar. Un po aspettò, poi l'ostwe non tardò.
Vide l'oste arrivar la coppia senza parlar a seder per magnà. I volti spenti con lo sguardo di chi se stà a sopportar. -Eh no, così non se fa-. Disse a se stesso. Ora ci penso io a farli scaldar. -Signori ben arrivati, buon giorno, che ve posso portar-? Gli occhi si unirono ma senza voglia di parlar. Un po aspetto, poi l'oste non ... (continua) Massimo Tovagli 21/03/2019 - 18:42 commenti 5 - Numero letture:967
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