RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Nonna Orsolina Nonna Orsolina
I miei passi seguono il ritmo dei pensieri. La strada davanti a me è delimitata da una lunga fila di lampioni di fine ottocento, come quelli che a volte ammiriamo nei quadri di Monet, ho la strana sensazione che siano loro a venire incontro a me e non viceversa. Sono belli ed in sintonia con lo stile della città, ma più che illuminare lo spazio mi investono di una luce bianca, come una sorta di macchina del tempo. Ed ecco apparire accanto a me nonna Orsolina,portava sempre il cappellino, d’estate di tela leggera per il sole e d’inverno di feltro con l’immancabile veletta arrotolata. Ne aveva di vari colori, a volte, quasi come se fossero un premio, me li faceva indossare per gioco, raccomandandomi di trattarli con cura. E mentre mi aiutava a sistemarli sulla mia testolina bruna mi diceva: ‘ Una donna qualunque lavoro faccia o qualunque posto abbia nella scala sociale, deve avere sempre cura del sua persona, per rispetto verso se stessa e verso gli altri. Si p... (continua) ![]() ![]() ![]()
La mia casa La mia casa è come uno scrigno in cui è racchiusa :’La favola degli oggetti parlanti’.
Ogni oggetto che guardo o che prendo tra le mani mi racconta la sua storia. Sarà per questo che non butto mai niente, ogni cosa piccola o grande che sia ha un posto nella mia vita. Spesso una cara amica, che frequenta la mia casa mi dice:’Ma queste rose imbalsamate cosa aspetti a buttarle via?’. Lo so che lo dice perché sa, chi a suo tempo me le regalò e quanto dolore mi sono costate. Ma proprio per questo motivo non lo faccio e mai lo farò, ma soprattutto perché ogni qualvolta le guardo rivivo la felicità che provai quando aprii il pacco che le contenevano, e non solo , ma anche per ricordare a me stessa che la felicità è una moneta , ha due facce. Ci sono cose che mentre le spolvero sento una lieve carezza sul cuore e senza accorgermene ….sorrido, altre momenti allegri e festaioli, oppure situazioni tristi. Non tutto è visibile agli altri,ci sono cose che fluttuano nell’aria… sono voc... (continua) ![]() ![]() ![]()
Un testo da riproporre Un pomeriggio in Toscana( poesia pubblicata il 08/10/2018)
Un pomeriggio in Toscana (Luglio 1967) Seduta sotto un fico
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Le ragazze del '69 Nello stesso giorno in cui l'uomo allunava,due belle ragazze di 17 e 19 anni camminavano tenendosi per mano su una spiaggia assolata del Sud. Tra loro c'era un legame di sangue,ma non era questo ad accomunarle.
Vivevano nella stessa regione,ma non nella stessa città, per cui d'inverno si vedevano poco,ma finita la scuola passavano tutta l'estate insieme,una delle due viveva in una casa quasi sulla spiaggia. Il loro affiatamento era davvero speciale,avevano gli stessi gusti,le stesse aspirazioni per il futuro divertendosi a sognare e a fantasticare sull'ipotetico uomo con cui avrebbero voluto passare il resto della vita. La mattina ad arrostire in spiaggia, ma al tramonto lunghe passeggiate ( le vasche) sul lungomare schivando col sorriso fra i denti i commenti e gli sguardi dei ragazzi, quelli che mio padre chiamava 'mosconi'. Si divertivano a trovare a essi pregi o difetti estetici o su come erano vestiti, ma in effetti tutto questo le lusingava. Poi gli eventi della vita le sep... (continua) ![]() ![]() ![]()
Compagne di scuola Era marzo del 1989 e ad una mia compagna di classe della ragioneria, esattamente dopo vent’anni le venne la brillante idea di organizzare un pranzo, al fine di radunare tutta la quinta ‘D’ della ragioneria del 1969. All’inizio io e la mia amica Maria, anch’ella tra le invitate, eravamo un po’ titubanti ad andare, ma poi invogliate anche dai nostri mariti decidemmo di accettare.
Fu così che, nel giorno convenuto ci recammo nel ristorante nel quale era stato prenotato il pranzo. A mano a mano che le invitate arrivavano, abbracci, baci e scontati commenti su come eravamo diventate fisicamente dopo vent’anni. Chi aveva fatto la dieta ed era irriconoscibile, chi era ingrassata, chi aveva detto addio alla sua bellissima chioma di capelli lunghi oppure chi aveva conservato il fascino dell’eterna giovinezza. L’organizzatrice aveva fatto predisporre un unico tavolo ad ‘elle’, disponendo i posti a sedere così come eravamo sedute nei banchi a suo tempo. Per questa decisione io mi dovetti sed... (continua) ![]() ![]() ![]()
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