RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



L’ultima goccia

“Ti ascolto, figliuolo”
“Ecco, lei mi chiama figliuolo, quando non ha neanche la metà dei miei anni. Non le sembra un po’ ridicolo?”
“Vedi, in questo momento, io non sono io, ma rappresento seppur indegnamente, Colui che ci è Padre a tutti noi.”
“Un’altra cosa non ho mai capito.. perché si debba sempre iniziare con la frase: Perdonatemi Padre perché ho peccato! Non si potrebbe iniziare e basta?”
“Hai ragione, ma serve per incoraggiare la confessione, per chi non sa da che parte iniziare..”
“Ma.. voi siete davvero convinti che la gente sia sempre disposta a dirvi la verità? ..io non ne sarei sicuro.. Ricordo che una volta un mio vecchio zio, gran bestemmiatore, si convertì negli ultimi anni della sua vita, e quando io glielo rammentai di disse strizzandomi l’occhio: “Non si sa mai, metti che abbiano ragione loro, e poi che ti costa, basta che gli racconti qualcosa e sei perdonato. Almeno così dicono”. Ma lasciamo perdere queste disquisizioni filosofiche..”
“Vedi lo so bene che mo... (continua)

Stelio Utisele 06/04/2024 - 16:18
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Verso l'ignoto

Stava l’onda immota,
né più spuma battea la sponda,
che il legno loro,
nel mar di selce era.

Quel Dio irato,
di tempesta a lor fece castigo,
delitto immenso al figlio suo diletto,
osaron tanto.
E l’Uom d’Ingegno e compagni tutti,
la Patria lontano videro.

Così nel pelago inerte,
spenta la vela,
guardavan nel sole.
E il Duca loro li vedea morir.

Non potea, non volea,
vederli così morir!

Sul càssaro l’Uom Ingegno salì nell’ora buia,
e tutti a lui chiamò a raccolta.
Stanche le membra,
occhi fissi sul fine,
arringarli dovea.

“Non son più Duca per voi o Frati!
Ma compagno e frate vostro!”
“Destino insieme abbiam consumato,
che i nostri visi come cera,
al suo batter si fusero.

Ed or che tutto è andato,
ancor vi chiedo Forza!”

“Seguitemi o Frati!”

Euriloco in comando prese forza,
il viso torto alla sua terra,
al Duca la bocca schiuse.

“O Duca nostro,
il braccio teso come sàgola all’arco,
sempre abbiamo speso.
O Duca nostro,
l’occhio attent... (continua)


Stelio Utisele 13/04/2024 - 13:54
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Galeotto fu il bicchier..

Mio nonno mi raccontò che un anno all’inizio di giugno con la sua Bottecchia nuova fiammante, lasciò gli altri – i fratelli – al mare e si addentrò nell’entroterra per qualche pedalata di pochi Kilometri. Almeno così era sua intenzione. Vai e vai la bicicletta correva come una matta e lui sopra ci prendeva gusto a provare tutti i cambi che quella meraviglia possedeva. Campagna a perdita d’occhio, solleone, qualche auto di passaggio e poi ancora campagna ben coltivata. Faceva un gran caldo e cosa peggiore capì che il mare alle spalle era ben lontano: si era perso per quelle lande. Guardò l’ora era passato di poco il mezzogiorno. Teresa sua madre - la mia bisnonna - sicuramente era già rientrata dalla spiaggia e messo l’acqua per la pasta a bollire. Avrebbe già contato tutta la truppa – mio nonno aveva cinque fratelli – e imprecato perché alla conta mancava sempre il solito. Mio nonno.
“Quell’là e la sua biciclèta!”.
Ci giurava che così avrebbe detto.
Or dunque prese una stradina che ... (continua)

Stelio Utisele 29/04/2024 - 11:33
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Riscrivi la storia con una storia.

“Già lo chiamano Rabbunì” disse Saraj la sua ancella.
Saraj era la figlia di un pastore che molti anni prima, in una gelida notte, mentre vegliava il suo armento seguì una luce, strana, mai vista prima, forse sembianze nell’oscurità e condotto ad una delle tante grotte che c’erano in quei campi trovò una famigliola povera gente come lo era lui.

Quel giorno Claudia, la bella Claudia Valeria Procula, moglie del Governatore Pilatus era seduta tra la folla ai piedi di quella montagna. Lasciate le vesti di broccato vestiva una tunica come Saraj; un velo le copriva i capelli raccolti all’ultima moda imperiale.
Quando quell’uomo “il figlio del carpentiere” parlò, le sue parole erano più che poesia: “..e beati voi, perché.. perché grande è la ricompensa nei cieli”. Discese dal monte e mentre passava tra di loro, Claudia d’istinto con una mano gli sfiorò la tunica. Quel Rabbì si fermò e datole una mano la fece alzare. Quando i loro occhi si incrociarono, le sorrise e nel cuore di Claudia f... (continua)


Stelio Utisele 10/05/2024 - 10:38
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Causa, effetto che sorprende

La chiave era nella toppa, ma andavo di fretta.
L’appartamento dei vicini, un po’ scomodi, era chiuso.
Che faccio, suono?
Due passi in giù, poi mi fermo e torno indietro.
Suono.
Apre il marito, era sorpreso.
“Non le lasci dentro, i tempi sono cambiati!”
“oh, grazie!” – mi disse con sorriso.
Il Natale nel condominio mi sembrò più vero.... (continua)

Stelio Utisele 21/05/2024 - 10:59
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