Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Contratto di subappalto della mia mano sinistra (Sei schiavo della tua voglia di essere libero?)
La stanza è vuota. C’è solo un lampadario che custodisce una luce calda, si sforza di imitare una candela, ovviamente. Il pavimento ha il fetore di vissuto seppur tenuto con cura maniacale, è di marmo pregiato ancora lucido, c’è una finestra ampia, ma è serrata. Bruno Gais 30/03/2021 - 01:00 commenti 0 - Numero letture:582
Il nipote del vecchio pescatore. -Mio nonno ogni giorno va a pesca di saraghi. Dice che è l’unica via per parlare co mare.
Dice che il mare fa o prezioso, non è facile da conquistare. Dice che è na bella femmena, che ti fa svenà. Dice pure però che se ci parli co mare, basta na vota, poi non ti senti più solo. Lui mo sta sempre solo. La scuola media l’hanno chiusa. Bruno Gais 16/09/2019 - 11:30 commenti 0 - Numero letture:841
Sabbia Una porta, semiaperta basta, per scorgere l’evento,
un tradimento, mia amata, una sabbia di vane certezze dissolve nei miei occhi fortezze la retina è ferita all'inferno, all'interno del bulbo oculare il cuore insanguina i ricordi. Sono i tuoi occhi visti di nascosto dai miei ad essere così diversi. Così vivi. Una felicità nel tuo godimento a me sconosciuta. Non ti ho scoperta mai Se non nel mio sgomento. Ti ho vissuta mai? adesso mi chiedo, nascosto dietro il tuo letto seminudo e sudato. Sudore salato di pelle non mia. Villano villoso virtuoso. I tuoi movimenti danzando, formano un cratere meraviglioso. E non le nostre giornate uggiose. Ha smesso di piovere per te, e nasce l’arcobaleno. Un piccolo spiraglio, un alito di luce da cui scrutare tutto ciò, basta a me, per capire che: non ci conosciamo affatto. Non mi comprendo affatto. Chi sono io davvero? Colui che si mostrava a lei, Oppure quello che ballava scimmiottando da solo nel bagno, guardandosi allo specchio?... (continua) Bruno Gais 13/10/2019 - 14:55 commenti 1 - Numero letture:806
Il mare e il tulipano Il tulipano sbiadito che divenne faro dell'universo.
-Che fatica!- dovette pensare Lui, guardando il sole stanco; un intero giorno ad arrancare, come un mulo che pretende d’esser cavallo, solo per tentar di riscaldare il mare freddo e distratto, e non appena questo mare, così irrequieto, cede ad un lieve tepore, come d’intimità fugace, il Sole, invece, prima sbadiglia, e poi cullandosi tra nuvole di candide intenzioni, scivola alle dipendenze di sonnolenti coperte chiamate tramonto. Insomma, ci mette un intero giorno a conquistare il mare che finalmente, riuscendo nell’intento, si nasconde invece dietro l’universo senza più forze, pieno di vergogna dall’esser sfinito. I colori del crepuscolo sigillano questa amara punizione mentre il mare è pieno di caldo amore. Ma il Sole che lo ha fatto innamorare, non c’è più. C’è invece tanto sale nell’aria che stuzzica pensieri e rimpianti. Morali liquide e misticità aeriforme. Fluidi i principi, costanti le onde, incalzante la musica che porta... (continua) Bruno Gais 29/07/2020 - 08:16 commenti 0 - Numero letture:788
Invito alla geometria dell'amore perduto. Dentro me t’invito così puoi osservare come forme geometriche elementari diventano torri di Babele.
Ci ho messo quattro anni per capire che tutto inizia con una linea, sempre. Una piccola serie di tratteggi finemente uniti, ma è una bugia, sono distaccati. Siamo caos. Ordine senza ritmo. Tuttavia ordine e allora la linea diventa quadrato. Quattro linee che s’inseguono. Come ho inseguito quella pittrice per quattro anni. Per quattro linee. Oggi, nel vertice finale di un quadrato la incontro e l’invito dentro di me, nel mio appartamento, così può osservare come i colori di un pennello sono in realtà emozioni. Entra e siede sul divano: -Ti preparo un caffè?- -Si grazie- -Perché mi hai lasciato?- chiedo -Perché tu sei rosso. Sei un fottuto serafino rosso di sangue. Mi donavi troppa creatività ed io non sapevo gestirla. Con te i miei quadri diventavano meravigliosi, e avevo paura perché mi sentivo inadeguata-. Ecco come un quadrato prova ad evolversi e diventare cubo. Quattro li... (continua) Bruno Gais 12/03/2021 - 23:44 commenti 1 - Numero letture:748
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