Di te ricordo occhi magnetici,maglioni troppo grandi e mani piene di graffi.
Eri la professoressa strana,quella che noi prendevamo un po' in giro.
Insegnare italiano a 25 sedicenni di un istituto tecnico non doveva essere impresa facile e poi, sono certa che insegnare non era la tua massima aspirazione...
"Vi ho riportato i compiti e come sempre,salvo rare eccezioni, sono disastrosi,quando vi chiamo venite a ritirarli...Allora,Mariotti 4... Sabatini 4,5 ...Vanni 5...
Gigli pessimo!...3...Brogi 7"
"Professoressa!"
"Dimmi Mariotti..."
"Ma perchè la Brogi prende sempre 7,ci legga cosa scrive...così impariamo..."
Lei decide,dopo il mio stentato consenso, di accontentare il Mariotti:
"Non mi piaceva andare a scuola dalle suore e ancor meno in chiesa, luoghi bui e tetri, che mi infondevano timore .....
Quello che mi piaceva era invece la cucina di Suor Tecla,lei era la più anziana ed anche la più dolce,sorrideva sempre mentre i pentoloni sul fuoco borbottavano allegri tra gli sbuffi di vapore.Ricordo ancora il profumo e il sapore del minestrone di verdure ......"
"Professoressa!!"
Ancora il Mariotti:
"Ho capito! la prossima volta scrivo la ricetta del Cacciucco che fa la mia nonna!!"
Risata generale.
Quando spiegava poi,la professoressa Bitossi,si perdeva sempre in altre storie e racconti,si passava da Don Abbondio,a Saffo,alle questioni politiche dell'epoca. A fine anno non avevamo svolto nemmeno metà del programma scolastico.
Iniziai ad avere una vera e propria adorazione per la Prof,
leggevo tutto quello che mi consigliava,a volte lei stessa mi portava dei libri.
E' stata senz'altro la figura più importante della mia adolescenza ,non l'ho mai dimenticata ed oggi,proprio qualche ora fa, grazie a Internet,la ritrovo pittrice!
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Grazie Giuseppe per le correzioni e i suggerimenti, cercherò di prestare più attenzione alla punteggiatura!
Bel quadretto di vita scolastica con qualche nota di ironia nostalgica.
La punteggiatura andrebbe messa un po' a posto, soprattutto dal punto di vista grafico, cioè della battitura: parola, segno di punteggiatura, battuta vuota, nuova parola. Esempio: "Quando pioveva poi, la professoressa Bitossi si perdeva sempre in altre storie e racconti; si passava da don Abbondio a Saffo, alle questioni politiche dell'epoca."
Quando m'interrogò, aprii il libro della materia che non avevo mai toccato, era tecnica turistica, lo poggiai sulla sua cattedra e quando fece la prima domanda gli chiesi: A che pagina si trova l'argomento?. Mi guardò male, ma girò lo sguardo per darmi tempo. Ti piace? 5* a te
Buona serata
Nadia
5*