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CELEBRITÀ STORICHE UCRAINE. IL PRINCIPE HELG.

Il governatore provinciale e il capofila militare Oleg (Helg) è arrivato nelle terre slave dalla Sin cerca della Scandinavia lontana in cerca della gloria e delle ricchezze. Si uniò con il plotone del potente konnung (king) Roerick (Rorch), che aveva dei possessi vasti nel nord della Rusg.
Dopo la morte di Roerick, come l'educatore del suo figlio trienne Igor (Ingvar), Oleg si ebbe fatto il principe di Novgorod (Città Nuova).
Però voleva di più, e, avendo formato un esercito grande dai normani, slavi e finni, si recò al sud. Nel 882, aveva conquistato Smolensk e Liubic', e, poi, anche - Kéjiv (Kiev). Uccise perfidamente i dirigenti locali, Ascoldo e Dirro. Gli abitanti di Kéjiv, avendo paura della sua furfanteria e del suo esercito forte, lo hanno accettato, come il loro proprietario legale. Oleg (Helg) ha sottomesso tutta la via commerciale "dai vikinghi ai greci", e nessuna nave non poteva più navigare senza pagare il tributo al normano potente.
Oleg ha annunciato Kéjiv "la madre delle città rusge". Novgorod stava pagando a Kéjiv il tributo con l'argento (300 grivne annuale).
I drevliani (la tribù dell'ovest della Rusg Kéjevana, la cui nome significava " il popolo di alberi", o "alberoni") pagavano con le pelle di martore nere. I siveriani e i radimici (le altre tribù slave orientali: "dei nord" e "figli del Rado /un dio della mattina e del sole/) pagavano con una moneta piccola da ogni aratro.
Oleg ha conquistato anche le tribù di dulibi, dei croati bianchi e dei tiverici - gli abitanti delle terre occidenatali slavi.
Ha violentato gli interessi del grande feudatario formidabile delle steppe occidentali, il cagano della Gran Casaria.
Molto spesso, si scoppiavato tra di loro le guerre per il diritto di collezionare il tributo dai siveriani e radimici.


Nel 907, il grand esercito del principe Oleg se ne andò in campagna contra la città principale dell'Impero Bizantino, la Costantinopoli. Oleg aveva 2000 barche, in ciascuna di esse c'erano 40 bene armati guerrieri. L'imperatore greco Leone il Filosofo non riuscì di diffendere la città effettivamente. Il principe Oleg aveva puso le navi sulle ruote e, con il vento, le navi avevano entrato nella città.
Il principe Oleg, aveva martellato il suo scudo sulla porta della città, come un segno del disprezzo.
Il principe aveva richiesto 12 grivne d'oro per ogni guerriero e anche stabilì un grad contributo, che doveva essere stato pagato a tutte le grandi città della Rusga antica. Lui aveva concluso anche un accordo commerciale molto vantaggioso, che lasciava i commercianti rusghi fare commercio nella Città Reale.
Per la vittoria, il Principe fu stato nominato Oleg il Veggente, come un mago o druido slavo antico.
Nel 911, un ambasciata rusga arrivò a Costantinopoli per confermare la validità dell'accordo interstatale.
Nell'ambascita, c'erano solo scandinavi: Carlo, Inghelotto, Farlovo, Veremide, Rulavo, Gudo, Rualdo, Carno, Flelavo, Roearo, Actuatruiano, Lidulfosto, Stemido, inviati dal Oleg, il Gran Principe rusgo. Però, si chiamavano "rusgi" essendo un'élite dello stato potente slavo.
Il principe morì nel 912, secondo una leggenda, dal suo cavallo, come l'hanno predetto i volqui (druidi slavi). Lui voleva di ingannare la fortuna, avendo ucciso il suo cavallo prediletto, ma, quando andasse per vedere le ossa del cavallo già morto, dal cranio del cavallo morto, si strisciò unserpente e morsicò il principe.
Quel racconto si può trovare anche nelle epopee scandinave più tarde.


(V. Potozkii, Chi è chi nella Storia Ucraina?- Kharkiv: Shkola, 2010.- 158 pagine. - PP. 3-8) - in ucraino.


Traduzione e racconto di Ivan Petryshyn, USA




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Racconto scritto il 25/06/2017 - 21:26
Da Ivan Petryshyn
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