Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



RICERCA

     
 
INCIPIT

Le istruzioni sono:

Scrivi un racconto che inizi così:
D'accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri ....


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AMORI

D’ accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri ... "
Nella vita, anche se ho 28 anni, ho avuto tanti amori folli ,travolgenti, passionali.
Mi sono sempre chiesta cos'è il vero sentimento e cosa si prova ad averlo vicino.
Come un dolce sussurro ti entra nell’ anima, come una carezza dona sollievo alle tue cicatrici, quelle cicatrici che solo un cuore puro può avere, perché ama follemente sempre, anche quando le cose non vanno come si vorrebbe.
Quella voglia di combattere anche se senti indifferenza e distacco, perché noi abbiamo bisogno d’essere amati e protetti come un cucciolo.
Io dono l’amore sempre e comunque attraverso gli occhi, attraverso i miei baci, attraverso le mie braccia.
Piango ,soffro, rido e voglio dare ancora tanto ma tanto amore.
Mi emoziono con poco, mi affeziono e do il cuore e quando te lo dono, divento folle.
Ti vorrei sempre vicino, tra le mie braccia, vorrei guardarti e con gli occhi comunicarti ciò che il mio cuore prova.
Vo... (continua)

Mary L 08/01/2017 - 18:17
commenti 9 - Numero letture:1070

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eccomi

D'accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri ....

Beh, nacqui in un giorno di primavera.
A dire il vero, non è stata proprio "magica" la mia nascita...
Sono nata di 8 mesi. Mia madre, dopo un breve fidanzamento con mio padre, rimase incinta....
creatura bellissima, mia madre, mio padre, nelle FF.AA...
Ovviamente, matrimonio con il pancione e poi io...piccola, fragile, scura....
Roma ed un appartamento in affitto in centro: camera, bagno e cucina….
i miei compiti chiusa in bagno, un fratellino con un caschetto biondo come un angelo, ma terribilmente vivace, una tv alla quale la domenica mattina, dopo la messa, guardavo i cartoni animati, la mia amica Paola del piano di sopra, il mio "sempre" senso del dovere...
Un padre autorevole ed autoritario, anche in casa, di poche parole quando si trattava di educare, ma sempre in un italiano impeccabile e, soprattutto, senza possibilità di replica.
Una madre frenata nelle proprie esternazion... (continua)


laisa azzurra 07/01/2017 - 21:41
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Il salto

"D'accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri...".
Cominciò così, in risposta alla mia domanda sul perché volesse farla finita così, era di fronte a me ma il suo sguardo era distante, mi guardava come fossi parte di un'altro mondo, e forse aveva ragione.
Riprese:"...forse così capirai il motivo dell'azione che sto per compiere.
Sono sempre stato un ragazzo solitario, non ho mai cercato conforto in nessuno, ero autosufficiente, nulla poteva scalfirmi. Poi, un amico, o almeno una persona che consideravo tale, mi presento lei, era stupenda, capelli di seta, un sorriso di ragazza, un corpo di donna e degli occhi profondi, del colore del mare, ma con infinite sfumature che li rendevano unici.
Avrei dovuto capire, alla vista di quegli occhi, che mi avrebbe rovinato, che avrebbe distrutto la corazza che con tanta fatica mi ero costruito per difendermi dal mondo esterno.
Ma no, credevo di essere forte, che sarei riuscito a gestirla, in fondo, mi dice... (continua)

black shadow 10/01/2017 - 22:03
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L'ansia di avere l'ansia

Quando dico di soffrire di un disturbo d'ansia le persone si limitano a sorridermi e a ripetermi quella terribile formula "ma dai, non hai niente, andrà tutto bene". E apparentemente forse è vero: il cuore mi batte all'impazzata, ma da fuori il mio petto non fa il minimo movimento; la testa mi gira senza sosta, ma in realtà è sempre ferma al suo posto; la mia vista è appannata, ma nessuno se ne rende conto; e le mie gambe tremano, ma io non perdo la capacità di camminare; per non parlare del freddo, poi del caldo, poi di nuovo freddo.. e di quella soffocante voglia di vomitare tutto il male che mi corrode e mi consuma. Ma per il mondo esterno io non ho nulla, giusto? E' proprio questo il problema dell'ansia: da fuori sembriamo a posto. Per qualche strano motivo se non hai un dolore fisico, allora sei in gran forma. Ma la verità è che un sorriso non aiuta un problema psicologico. Lo alimenta e ci fa male, perché è come se nessuno prendesse sul serio il nostro disagio. Più volt... (continua)

Enapia . 30/01/2017 - 14:25
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LA MIA VITA UN FILM

D’accordo, ti racconterò la storia della mia vita come tu desideri….Fu questa la frase che solitaria tuonò nella stanza mentre due donne si tenevano le mani. Una delle due era febbricitante e appoggiava la testa su di un cuscino. Era iniziato tutto in un paese in Italia, la narratrice era la più anziana, i suoi capelli fermati sulla nuca da un fermaglio di tartaruga che a mala pena teneva su le lunghe ciocche. Rebecca era il suo nome e l’altra era la sua figliastra. Si preparava con gli occhi lucidi, accaldata da una febbre impietosa a raccontare quella sua vita disgraziata, che davanti ai suoi occhi si svolgeva come un film in bianco e nero. Si abbassò la luce e fasci luminosi intensi come raggi di un proiettore inquadrarono la vecchia casa, dove grida gioiose attraversavano le stanze. Cosa stava capitando piangevo e ridevo forte della mia giovinezza, niente di più bello mi poteva accadere…vederla cosi piccola e fragile con quei guancioni cosi rosei mi rese la madre più felice della t... (continua)

mirella narducci 07/01/2017 - 19:03
commenti 18 - Numero letture:1083

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La cosa più importante.

D'accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri. Parto dal presupposto che non era così che me la sarei immaginata. Fin da bambina ho sempre avuto il senso del potere, della fama, dell'emergere e dello splendere tra la folla. Sempre stata una alle prese con i sogni e i desideri prematuri. Tendevo ad ottenere tutto con facilità, bastava il semplice pensiero di ciò che volevo, bastava renderlo veramente mio e in poco tempo o più veniva poi realizzato. Il mio carattere ha sempre avuto un qualcosa di misterioso capace di attirare quanti più uomini possibile. Ma nessuno di loro sapeva domarmi, molti facevano fatica a sopportarmi, altri pensavano che fossi troppo aggressiva per poter condurre una vita di coppia tranquilla. Forse era vero, ma una cosa non potevano negare: l'amore che per alcuni di loro ho provato. Si, ero costantemente affascinata dai modi di fare degli sconosciuti, anche se poi da vicino perdevano di interesse.Ho frequentato molti uomini per desiderio, pe... (continua)

Chiara Spada 10/01/2017 - 16:11
commenti 2 - Numero letture:1120

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su 2 votanti


La ghianda e la quercia.

-D'accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri-
In un fruscio di foglie la vecchia quercia si rivolse alla più piccola delle sue ghiande, che con l'esile picciolo si teneva al più alto dei suoi rami.
-Non so se mi resterà il tempo per dirti tutto delle 527 estati che ricordo di aver vissuto.Sento la mia linfa colare via dalla ferita che i quei due piccoli uomini hanno aperto oggi con i loro infernali arnesi ringhianti, e li ho sentiti darsi appuntamento per l'alba di domani,per -terminare il lavoro- dicevano.
Ho appena un vago ricordo di quando,minuscola ghianda,dondolavo assieme alle mie sorelle cullata dal vento tra le grandi braccia di nostra madre.
E poi il volo,quando qualcosa mi disse di lasciarmi andare, e il tuffo sull'erba soffice.
Vennero delle contadine, il giorno dopo,ridevano raccogliendoci da terra ad una ad una,scherzavano tra loro parlando di -maiali- che ci avrebbero trovate deliziose.
Io immaginavo questi -signori maiali- che ci avrebbero a... (continua)

Nannina Di Pietro 07/01/2017 - 21:07
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La leggenda

Non ricordo il tuo nome, ma diventammo amici non so' neppure io come!
D'accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri ....
niente di eccezionale, solo mi devi ascoltare!

"Quando la sera si fece greve e nulla si sentiva in quella solitudine che era la mia vita, vennero da me alcuni signori a chiedermi se potevo scrivere una storia, gli guardavo senza capire...
cosa volessero di preciso non l'ho sapevo.

"Quel signore più alto si fece subito sentire e inizio a spiegarmi che avevano bisogno di una scrittrice anonima, per far sapere alcune cose...

Questa è la storia...
Lei era nata in una sera fredda di dicembre, la neve copriva tutto e faceva un freddo terribile, venne al mondo tra le mura di casa con un ostetrica che puzzava di alcool e con le guance arrossate, forse il freddo o l'acqua vite che si era scolata, per sopperire a quella paura che ogni volta le veniva quando doveva aiutare una donna a partorire...
Cosi nel freddo della notte, con ... (continua)


Margherita Pisano 28/01/2017 - 16:42
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La mia vita

D'accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri...
Non è poi una grande storia....è solo la storia di una persona,che ha lottato per raggiungere dei risultati e che ha sempre VOLUTO, ben sapendo che i desideri non si avverano come nelle favole... i desideri si guadagnano e si conquistano.
Ero la terzultima di otto fratelli (sei femmine e due maschi), ma ero amata e viziata da tutti. La mia vita trascorreva felice tra disegni, recite,balli e favole. Le favole erano quelle raccontate dalla mia mamma, che aveva una spiccata fantasia e che sapeva meravigliare sempre noi bambini, con i suoi racconti. Tutto mi sembrava attorniato da una nuvola rosa, che rendeva dolce e delicato ogni momento della mia vita.
Mi affascinavano i libri e mi piaceva recitare. Ogni storia letta lasciava in me uno strascico fantastico, che durava nel tempo e nei miei sogni. "Il giardino incantato" era il libro che mi piaceva di più e sognavo sempre di rifugiarmi in un posto com... (continua)

Teresa Peluso 22/01/2017 - 14:33
commenti 7 - Numero letture:1047

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Lo scheletro e lo zombie

«D’accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri ... »
Si sentì un vivace “Evvai!” ma l’entusiasmo venne smorzato da un cenno di mano in decomposizione.
«Però inizia tu per primo!» continuò George lo zombie.
«Non ho niente di interessante da raccontare!» espose Maxwell lo scheletro. Quest’ultimo scrutò intorno per poi cimentarsi con qualche blando e limitatissimo esercizio di stretching.
«Non male l’idea di uscire dalle nostre tombe, fa bene ogni tanto sgranchirsi un po' le ossa!» aggiunse e oltretutto ridacchiando della sua stessa battuta.
Era una notte particolarmente rigida al cimitero di Hallow, un guardiano dormiva saporitamente in guardiola vicino ad una stufetta elettrica, al contrario di due stravaganti figure che non sapevano come… ammazzare il tempo. Gli altri defunti restarono sigillati dentro i propri loculi o sotto le lapidi, difatti per non correre il rischio di essere sgamati dai viventi, secondo un sistema di turnazioni, si decise all'unanimità ... (continua)

Giuseppe Scilipoti 12/01/2017 - 13:43
commenti 23 - Numero letture:1081

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